Critico letterario e ideologo del movimento socialista rumeno. Giunge in Romania in giovane età (1875), in fuga dall’Impero zarista, dove era perseguitato per l’attività svolta nei circoli populisti studenteschi, rivoluzionari. Come attivista socialista perseguitato dalla polizia zarista ha una vita avventurosa. Ritorna in Romania nel 1879, dal 1882 dirige, in concessione, il ristorante della stazione di Ploieşti, nel 1890 riceve la cittadinanza rumena. Contribuisce alla stampa delle prime pubblicazioni rumene di carattere socialista (Basarabia – 1879, România viitoare – 1880, Contemporanul [Il Contemporaneo] – 1881), leader del movimento operaio rumeno e europeo. Esordisce nella pubblicistica politica rumena nel 1883, sul giornale Emanciparea [L’Emancipazione], mentre nella critica letteraria nel 1885, con l’articolo “Ştefan Hudici”, schiţă dramatică de V. G. Morţun [“Ştefan Hudici”, schizzo drammatico di V. G. Morţun], in Contemporanul [Il Contemporaneo]. I suoi principali studi critici, Personalitatea şi morala în artă [La personalità e la morale nell’arte] (1886), Asupra criticei [Sulla critica] (1887), Tendenţionismul şi tezismul în artă [Tendenziosità e tesi nell’arte] (1887), Eminescu (1887), I .L. Caragiale (1890), Asupra criticei metafizice şi ştiinţifice [Sulla critica metafisica e scientifica] (1893), Materialismul economic şi literatura [Il materialismo economico e la letteratura] (1896), Poetul ţărănimei [Il poeta della ruralità] (1897) |
Studii critice [Studi critici], I-III (Bucureşti, 1890 – 1897), Din trecutul depărtat [Dal lontano passato] (Bucureşti, 1910), Neoiobăgia [La non schiavitù] (Bucureşti, 1910) |