Recuperando i manifesti programmatici delle riviste pasoptişte, Dacia Literară in primo luogo, la rivista sarà chiamata a riflettere i tratti specifici della nazione rumena, individuati negli usi e nei costumi tradizionali, nel legame con la terra natale, nella difesa del villaggio opposto alla città. Nucleo fondante dell’estetica seminatorista sarà il conflitto città vs. campagna, nazionalismo vs. cosmopolitismo, modernità vs tradizione. Collaboratori: N. Iorga (direttore, 1905-1906), D. Anghel, E. Farago, P. Cerna, I. Agârbiceanu, O. Goga, I. A. Bassarabescu, C. Sandu-Adlea, M. Sadoveanu, E. Gârleanu, I. Slavici, I. E. Torouţiu
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