All’atto della fondazione il cenacolo coincide con la Società della rivista omonima, concepito dal suo mentore come una struttura articolata con il compito di raccogliere consensi, fondi, e fare proseliti adepti. Sono previste sedi disatccate in provincia, coordinate da un “comitato generale”. Ciò che rimane, al di là delle esagerazioni “barocche”, è il gruppo di discepoli (D. Zamfirescu, T. Demetrescu, C. Scrob) riunitosi intorno al poeta-maestro, capo del cenacolo e della scuola, che svolge un ruolo fodamentale nella nascita del modernismo rumeno
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