Poeta, prosatore. Sebbene non si abbiano notizie sulla sua formazione, è certo tuttavia che conoscesse il greco e il francese, lingua da cui traduce. Nel 1822, si trova presso la corte del principe Ioniţă Sandu Sturdza; nel 1828, in qualità di segretario, accompagna a Istanbul il delfino del principe, Nicolae Sturdza; anche quando rinuncia all’incarico, è costretto a rimanere lontano dalla patria a causa della guerra russo-turca. Poeta convenzionale, i suoi versi ricalcano per tematica e scelte formali la poesia amorosa della fine del XVIII secolo. Scrive saggi volti ad illustrare la situazione politica moldava. Traduce la prima parte de Les Ruines di Volney
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