Politica europea |
27 gennaio, scoppia la rivoluzione napoletana. L'isolamento in cui viene a trovarsi costringe il re Ferdinando I a cedere ai rivoluzionari. Il 10 febbraio viene promulgata la costituzione; 8 febbario, il re di Sardegna annuncia la promulgazione (4 marzo) di una Costituzione scritta sul modello di quella francese del 1830; 18 febbraio, il duca di Toscana è costretto ad accettare la Costituzione; 22 febbraio, manifestazioni rivoluzionarie a Parigi; 23 febbraio, l’esercito francese affronta i rivoluzionari e ristabilisce l’ordine. La Guardia Nazionale fraternizza con gli insorti. Il primo ministro Guizot è dimesso, viene richiamato Thiers; 24 febbario, l’esercito francese si allea con i rivoluzionari. Luigi Filippo abdica a favore del conte di Parigi. Lamartine e Ledu-Rollin proclamano la Repubblica francese; febbraio-marzo, in Francia una serie di leggi introduce la libertà di stampa; 4 marzo, Lamartine proclama, in qualità di ministro degli Esteri della Francia, “la pace verso il mondo intero”: la Francia rinuncia a qualsiasi intervento condotto verso paesi stranieri; 5 marzo, in Francia è proclamato il suffragio universale; 6-13 marzo, a Vienna circolano documenti di orientamento liberale, con cui si chiede la libertà di stampa, tribunali con giurie, diritti fondamentali, l’abolizione della discriminazione religiosa, la libertà accademica, il riconoscimento della libertà ai contadini; 13-15 marzo, scoppia a Vienna, “la Rivoluzione di marzo”; scontri fra l’esercito e gli studenti; si contano le prime vittime. La conseguenza immediata più importante è la caduta del cancelliere Metternch, principale difensore della politica conservatrice dell’Austria. È approvata la costituzione di una guardia nazionale, al cui interno le organizzazioni studendesche (la Legione Accademica, creata di recente) occupano un posto importante. Si abolisce la censura, si approva una legge sulla stampa più liberale, allo stesso tempo l’imperatore promette una costituzione; 17-18 marzo, si assiste all’estensione dei moti di protesta delle diverse nazionalità che compongono l'impero austriaco, le cui rivendicazioni tuttavia non sono accolte dal nuovo governo; viceversa le autorità viennesi recepiscono le richieste della Dieta e del Comitato Rivoluzionario di Pest; 17-22 marzo, scoppia una rivolta a Venezia, che ha come conseguenza la liberazione di alcuni capi rivoluzionari (Daniele Manin, Niccolò Tommaseo). È fondata la Repubblica Veneta di San Marco; 18-22 marzo, insurrezione di Milano. Il 18 marzo, nel ricevere la notizia che a Vienna è scoppiata la rivoluzione, la folla capeggiata da Casati si dirige verso la residenza del vicegovernatore austriaco chiedendo l’abolizione dello stato di polizia, la creazione di una guardia civica ecc. I rivoluzionari più radicali chiedono l’indipendenza. Il loro capo, lo scrittore Carlo Cattaneo, respinge le proposte di armistizio. Gli austriaci bombardano la città. Il 22 marzo, il governatore austriaco si ritira; 19 marzo, viene diffusa la lettera di Lvov, prima testimonianza della “Primavera dei popoli” in territorio polacco; 20 marzo, una rivolta a Modena costringe alla fuga il granduca Federico . Quello stessa giorno, fugge il duca di Parma, Carlo II, che in un secondo momento ritornerà sul trono, dopo aver accettato la costituzione; 21 marzo, la nobiltà ungherese di Transilvania chiede l’annessione del principato all’Ungheria; 22 marzo, rivolta di Venezia contro gli austriaci. La città proclama la propria indipendenza e si nomina repubblica; creazione di un governo provvisorio, guidato da Manin; 23 marzo, il re del Piemonte, Carlo Alberto, dichiara guerra agli austriaci, rispondendo in tal modo alla richiesta di aiuto rivoltagli dai milanesi; 26 marzo, l’esercito piemontese entra a Milano senza partecipare alla liberazione della città; 28 marzo, a Francoforte è adottato il paragrafo 188 della Costituzione del Reich tedesco, con cui si riconoscono i diritti nazionali anche ai popoli non tedeschi: in particolare viene sancito il diritto di utilizzare la propria lingua senza alcuna discriminazione in chiesa, nell’insegnamento, nell’amministrazione interna e nella giustizia; 29 marzo, Adam Mickiewicz forma in Italia una Legione Polacca; 13 aprile, in Sicilia trionfa il partito separatista , contemporaneamente è proclamata la caduta della dinastia dei Borboni; 21 aprile, i dirigenti dell’Università Nazionale Sassone della Transilvania inviano all’imperatore un memoriale per protestare contro il progetto ungherese di unione della Transilvania all’Ungheria; 27 aprile, la Francia abolisce la schiavitù nelle colonie; 29 aprile, il Papa Pio IX dichiara la propria neutralità nei confronti dell’Austria, in quanto paese cattolico, questio episodio rende vane le speranze di orientamento neoguelfo, su cui si basavano le speranze di coloro che confidavano nell'aiuto della Chiesa; 6 maggio, epistola dei Patriarchi delle Chiese orientali in cui si ribadisce l'autorità della Chiesa una, santa, universale e apostolica,; il documento risponde all’enciclica del Papa Pio IX del 6 gennaio 1848 e condanna le “innovazioni latine, le pretese del Papa, il proselitismo dei missionari romano-cattolici”; 15 maggio, a Napoli scoppia il conflitto che oppone i liberali , la popolazione e l’esercito del re; l'episodio consente al re di procedere a un colpo di stato. Si forma un governo moderato di destra e si procede allo scioglimento del Parlamento; 17 maggio, l’imperatore e la corte austriaci si rifugiano a Innsbruck; 22 maggio, a Napoli, estremisti monarchici e cattolici attaccano i liberali; lo scontro sfocia in un massacro; 29 maggio, Milano, Parma e Modena dichiarano l’unione con il Piemonte; 29 maggio, la Dieta di Cluj (in cui i rumeni di Transilvania, sebbene costituiscano la maggioranza della popolazione, non sono rappresentati) vota l’unione con l’Ungheria; 11 giugno, gli austriaci occupano Vicenza, difesa dal generale Durando; 23-26 giugno, insurrezione di Parigi; la repressione provoca 5.000 morti, 11.000 arresti, 4.000 deportazioni; 25 luglio, gli austriaci sconfiggono le truppe piemontesi a Custoza, mentre il re Carlo Alberto si rifugia a Milano; 31 luglio, con una nota del Ministero degli Esteri zarista viene negata qualsiasi possibilità di unione dei Principati rumeni, allo stesso tempo, il documento annuncia un nuovo intervento delle truppe zariste. Lo stesso giorno, in Muntenia, l’esercito ottomano attraversa il Danubio; agosto, formazione di un governo democratico in Sicilia; 3 agosto, dichiarazione ufficiale della Dieta ungherese con cui si afferma il rifiuto di qualsiasi appoggio agli austriaci in Italia, qualora il governo austriaco decidesse aprire un contenzioso con il parlamento di Francoforte sulla questione dell’unione tedesca; 6 agosto, gli austriaci mettono l'assedio a Milano; 9 agosto, armistizio austro-piemontese di Vigevano, con cui il Piemonte si impegna a ritirare le sue truppe dalla Lombardia e da Venezia. I volontari di Garibaldi resistono fino al 26 agosto (sconfitta di Morazzone), dopodiche si rifugiano in Svizzera; 10 agosto, gli austriaci occupano nuovamente Reggio Emilia; 12 agosto, l’imperatore e la sua corte ritornano a Vienna; 12 agosto, la maggioranza dell’Assemblea Nazionale tedesca di Francoforte respinge la richiesta dei cinque delegati italiani del Tirolo di far uscire le province di Trento e Rovereto dall’Unione tedesca e di rendere autonomo il Tirolo italiano; 26-27 agosto, dopo i successi militari sul fronte italiano, la corte di Vienna affronta la questione ungherese, incoraggiando il separatismo croato, nonostante il governo ungherese avesse acconsentito al riconoscimento dell'autonomia di Zagabria. Dopo l’occupazione croata della città di Fiume (cr. Rijeka), la rottura diventa irreversibile; 27 agosto, Karl Marx si reca a Vienna con l'intento di stabilire relazioni con il movimento radicale di sinistra; 16 settembre, a Pest, viene creato il Comitato di Difesa Nazionale, guidato da Kossuth Lajos, organismo che assume tutti i poteri dello stato; ottobre, formazione di un governo democratico in Toscana, guidato da Domenico Guerazzi e Giuseppe Montanelli, i quali riescono ad ottenere dal granduca l'allontanamento dal governo dei moderati guidati da Gino Capponi; 8 ottobre, il Parlamento ungherese conferma i poteri straordinari conferiti al Comitato di Difesa Nazionale, Kossuth Lajos,capo del Comitato, ottiene pieni poteri esecutivi; 17 ottobre, a nome del Comitato di Difesa Nazionale, Kossuth emette mandati di arresto nei confronti dei rivoluzionari slovacchi Stur, Hurban e Hodza, ritirando loro la cittadinanza ungherese; 18 ottobre, il generale austriaco Anton Puchner, comandante dell’esercito imperiale di Transilvania, decide di assumere i poteri assoluti del governo della regione; 23 ottobre, Vienna è circondata da truppe dell’esercito imperiale; 30 ottobre, sconfitta dell’esercito ungherese da parte degli austriaci, a Schwechat, nei pressi di Vienna. Le truppe austriache si dirigono verso il centro dell’Ungheria e verso Pest ed entrano nei sobborghi di Vienna; 31 ottobre, Vienna è riconquistata dall’esercito imperiale, che proclama la legge marziale e ordina l’esecuzione di numerosi capi della rivolta. Lo stato d’assedio della città rimarrà in vigore fino al 1853; 12 novembre, proclamazione della costituzione francese: viene costituita un’unica Assemblea legislativa guidata da un presidente eletto per quattro anni; 15 novembre, l’assassinio del ministro Pellegrino Rossi provoca a Roma una crisi politica che rapidamente sfocerà nella guerra civile. Rossi aveva tentato, senza successo, una mediazione fra i democratici e i conservatori; 24-25 novembre, il Papa Pio IX fugge, travestito da sacerdote, e si rifugia nel castello di Gaeta (in territorio napolatano); 29 novembre, Kossuth, il capo del Comitato di Difesa Nazionale, nomina il generale Jozsef Bem comandante delle truppe ungheresi di Transilvania; 2 dicembre, l’imperatore Ferdinando abdica a favore di suo nipote, Francesco Giuseppe, figlio dell’arciduca erede Francesco Carlo e della principessa Sofia di Wittelsbach; 10 dicembre, elezione a larga maggioranza di Luigi Napoleone Bonaparte alla presidenza della Repubblica francese; 12 dicembre, Garibaldi arriva a Roma per sostenere l’insurrezione; 13 dicembre, l’esercito imperiale entra in territorio ungherese; 16 dicembre, in Piemonte sale al potere il governo Gioberti, sostenuto dai democratici; 25 dicembre, l’esercito del generale Bem entra nella città transilvana di Cluj. Il comandante lancia un appello ai rivoluzionari rumeni e ungheresi, chiedendo la loro solidarietà nel nome della causa rivoluzionaria; 29 dicembre, la giunta che governa a Roma promette l’elezione con voto universale di un’Assemblea per la costituzione di un governo della Repubblica Romana |
Politica rumena |
20 marzo, alcuni giovani rumeni di Muntenia e Moldavia, riuniti a Parigi a casa di Nicolae Bălcescu, decidono l'avvio della rivoluzione e redigono un testo di carattere programmatico; 24 marzo, Simion Bărnuţiu rivolge un appello ai rumeni di Transilvania con cui si convoca un'assemblea nazionale che sostenga la lotta del riconoscimanto nazionale; 27 marzo, a Iaşi, all’Hotel Peterburg, si riunisce un gruppo di intellettuali (guidati da Vasile Alecsandri, Mihail Kogălniceanu, Grigore Cuza), che formula le rivendicazioni programmatiche del moviment rivoluzionario. Questa data è considerata l’inizio della Rivoluzione in Moldavia. Le principali rivendicazioni (che ritornano anche nei programmi rivoluzionari delle altre province rumene), sintetizzati nel “Proclama Petizione ”, sono: lo scioglimento dell’Assemblea Generale, il miglioramento delle condizioni dei contadini; la riorganizzazione dell’insegnamento, la libertà dell’individuo e della stampa, l’abolizione della censura, la liberazione dei detenuti politici, la creazione di una guardia nazionale; 8 aprile, un gruppo di rumeni e ungheresi libera dalla prigione di Pest Eftimie Murgu, un vecchio oppositore banatino del regime imperiale; 8-9 aprile, all’Hotel Petersburg di Iaşi, in Moldavia, ha luogo una riunione alla quale prendono parte un gruppo di nobili di orientamento liberale, cui si assocaino anche altri cittadini e intellettuali. Si decide la formazione di un comitato che dovrà redigere una petizione da inviare al principe Mihai Sturdza: questa si articolerà in 35 punti improntati alla moderazione; fra questi i più importanti riguardano la soppressione dell’Assemblea Generale e la costituzione di una nuova Assemblea rappresentativa, la creazione di una guardia nazionale, l’abolizione della censura, la liberazione dei detenuti politici, il riconoscimento delle principali libertà personali, la riorganizzazione dell’insegnamento, la creazione di una banca nazionale, l’abolizione delle tasse doganali sulle esportazioni di cereali, il miglioramento della condizione dei contadini, il riconoscimento della responsabilità ministeriale; 10 aprile, il principe della Moldavia, Mihail Sturdza, cerca di temporeggiare (“Il proclama petizione ” era stata inoltrato) respingendo la petizione dei liberali per ciò che riguarda la guardia civica e l’Assemblea Generale, dopo di che mette in atto la repressione. Arresta i redattori della petizione, fra questi 13 sono inviati a Galaţi, da dove saranno esiliati in Turchia; a Brăila, 6 di loro evadono e si rifugiano in Transilvania; 30 aprile, prima assemblea di Blaj (Transilvania), durante la quale si decide di convocare una nuova assemblea il 15 maggio; 8 maggio, riunione a Sibiu dei capi dei rumeni transilvani; è approvato il programma proposto da Simion Bărnuţiu, fondato in primo luogo sul riconoscimento dei rumeni quale nazione politica e il rifiuto dell’unione della Transilvania con l’Ungheria; 15 maggio, discorso di Simion Bărnuţiu nella cattedrale di Blaj, con il quale afferma che la libertà dei rumeni di Transilvania coincide con il loro riconoscimento nazionale; 15 maggio, si afferma la protesta dei deputati rumeni del Banato al parlamento di Pest contro la nomina a patriarca ortodosso del metropolita serbo Josip Rajacic, decisione che conserva lo stato di subalternità della Chiesa rumena nei confronti della gerarchia serba, sebbene gli abitanti del Banato si fossero espressi per il riconoscimento di una gerarchia autonoma. Si adotta la Petizione del popolo rumeno di Ungheria e Banato, documento che contiene rivendicazioni politiche e nazionali. Si convoca un’assemblea dei rumeni del Banato e della Crişana, a Timişoara, per il 15 giugno; 15 maggio, grande assemblea dei rumeni transilvani di Blaj (partecipano circa 40.000 persone), che adotta la Petizione Nazionale. Il testo comprende 15 punti principali relativi alla rappresentazione dei rumeni nella Dieta, fra i quali: l’uso della lingua rumena nella legislazione e nell’amministrazione, la separazione della Chiesa Ortodossa Rumena dalla Chiesa Serba, l’abolizione della servitù della gleba e delle corporazioni, libertà di attività industriali e commerciali, libertà di parola e abolizione della censura, libertà personale e di riunione, istituzione della guardia nazionale, tassazione sulla base del reddito, rinvio della discussione sull’annessione della Transilvania all’Ungheria fino alla convocazione di un’assemblea in cui i rumeni avrebbero dovuto avere una rappresentanza proporzionale. Sono scelte due delegazioni che avrebbero presentato all’imperatore e alla Dieta questo documento. Si costituisce un organo esecutivo per l’applicazione delle decisioni di Blaj: il Comitato Nazionale Rumeno, con sede a Sibiu. I capi della Rivoluzione sono Simion Bărnuţiu, Andrei Şaguna, Timotei Cipariu. 16-17 maggio, assemblea dei rumeni del Banato a Lugoj con cui si chiede l’autonomia religiosa e i diritti nazionali; 22 maggio, in Muntenia, si forma un Comitato Rivoluzionario che decide di far scoppiare i moti il 21 giugno. Il documento programmatico adottato in questa occasione include fra le rivendicazioni anche l’assegnazione della terra ai contadini servi della gleba; 24 maggio, a Braşov, un gruppo di rivoluzionari moldavi esuli elabora un programma in sei punti, I nostri principi per la riforma della patria. I più importanti punti si riferiscono all’unione della Moldavia con la Muntenia in uno stato rumeno indipendente e all’assegnazione della terra ai contadini; 21 giugno, a Izlaz (in Muntenia) si riunisce una grande assemblea popolare. Lo scrittore e rivoluzioanrio Ion Heliade Rădulescu presenta un programma (Proclama di Izlaz) fondato sulle richieste del Comitato Rivoluzionario (fra i cui membri si contano: Nicolae Bălcescu, Ion Ghica, C. A. Rosetti, Ion Câmpineanu, i fratelli Golescu, Ion C. Brătianu). Le rivendicazioni comprese nel programma riguardano: l’abolizione del protettorato russo, la liberazione e l’assegnazione della terra (attraverso riscatti) ai contadini servi della gleba, l’elezione del principe per un massimo di 5 anni, istituzione dell'assemblea dei rappresentanti di tutti gli “stati”, la libertà di stampa e di pubblicazione, la responsabilità ministeriale, la creazione della guardia nazionale, la liberazione degli zingari servi, l’insegnamento “eguale e completo”, le libertà politiche per tutti gli abitanti del paese, la convocazione dell’Assemblea Costituente. Si forma un governo rivoluzionario provvisorio; 21 giugno, a Cernăuţi (Bucovina), i rivoluzionari moldavi esuli costituiscono un Comitato Rivoluzionario. Mihail Kogălniceanu redige, alla fine di agosto, il programma intitolato I desideri del Partito Nazionale di Moldavia; il documento riprende e sviluppa numerose idee contenute nei Nostri principi per la riforma della patria, come anche nel Proclama di Izlaz. Le richieste di questo documento saranno sviluppate nel Progetto di Costituzione per la Moldavia, atto concepito sul modello della Costituzione belga del 1835; 23 giugno, scoppia la rivoluzione a Bucarest. Il principe Gheorghe Bibescu ratifica la Costituzione e riconosce un governo rivoluzionario. Dopo questo atto, abdica e si rifugia in Transilvania; 26 giugno, si costituisce il governo provvisorio della Muntenia, che riunisce i governi rivoluzionari di Izlaz e di Bucarest. Il principe Bibescu abdica e si rifugia in Transilvania, a Braşov. Il giorno seguente, nella pianura di Filaret, diecimila bucarestini giurano fedeltà al programma della rivoluzione. Il governo provvisorio tenta di realizzare le riforme ritenute più importanti: abolizione dei privilegi dell’aristocrazia, costituzione della guardia civica, adozione di una bandiera nazionale; 27 giugno, i rumeni del Banato si riuniscono in una seconda assemblea popolare a Lugoj. Le loro rivendicazioni riguardano la costituzione dell’esercito rivoluzionario guidato da Eftimie Murgu, l’organizzazione del Banato in capitanato rumeno, la separazione ecclesiastica dai serbi, l’uso della lingua rumena nell’amministrazione, riconoscimento dei diritti nazionali; luglio, tentativo di colpo di stato in Muntenia, organizzato dai colonnelli Ioan Solomon e Ioan Odobescu; vengono arrestati i rappresentanti del governo, i quali saranno liberati in seguito a una rivolta popolare; 8 luglio, il governo della Muntenia decreta la liberazione degli zingari in stato di servitù nelle proprietà della corte; 10 luglio, le truppe dell’esercito zarista entrano in Moldavia e occupano Iaşi, la capitale del Principato; 10-11 luglio, il governo provvisorio della Muntenia si rifugia a Rucăr, ritenendo fondate le notizie secondo le quali russi e i turchi occuperanno Bucarest. Il metropolita Neofit, rimasto nella capitale, decreta la restaurazione degli antichi “stati”. Si forma una reggenza, ma la rivolta popolare salva, di nuovo, la rivoluzione. Si costituisce immediatamente un governo ad interim; 21 luglio, in Muntenia si costituisce, per ordine del governo rivoluzionario, una “Commissione della proprietà”, per portare a compimento il punto del programma rivoluzionario relativo all’assegnazione della terra ai contadini; 4 agosto, grande assemblea popolare nella pianura di Filaret, nei pressi di Bucarest: è proclamata la Luogotenenza Principesca formata da sei membri, formula ritenuta dai turchi inaccettabile; 9 agosto, assemblea nella pianura di Filaret, nei pressi di Bucarest, durante la quale è approvata la costituzione di una nuova Luogotenenza Principesca, limitata a tre membri. Sebbene all’inizio fosse stata accettata, la Porta, su pressione della Russia, rifiuta questa formula; 31 agosto, la Luogotenenza Principesca di Bucarest sciogle la “Commissione della proprietà”, sospendendo de facto qualsiasi misura di assegnazione della terra ai contadini; settembre-ottobre, i rumeni di Transilvania organizzano, con il coordinamento del Comitato Nazionale di Sibiu, 15 legioni armate per agire in difesa degli interessi rumeni in Transilvania; 14-18 settembre, ha luogo la terza assemblea popolare di Blaj. Vi partecipano circa 60.000 persone, armate, che decidono di respingere l’annessione della Transilvania all’Ungheria. Inizia a costituirsi l’esercito rumeno di Transilvania; 18 settembre, a Bucarest, la folla brucia, simbolicamente, il Regolamento organico e il Registro dei ranghi nobili, documenti che simboleggiano l'antico regime; 25 settembre, l’esercito turco entra a Bucarest, battaglia di Dealul Spirii, dove la compagnia dei pompieri rumeni tenta di opporsi all’occupazione della capitale; 27 settembre, le truppe russe passano la frontiera fra la Moldavia e la Muntenia; 28 settembre, una delegazione rumena presenta alla Corte di Vienna l’ultimo documento elaborato dall’assemblea di Blaj, il Memoriale del popolo rumeno di Transilvania, in cui si riaffermano tutte le rivendicazioni politico-nazionali, ma anche l’idea dell’unione dei Principati Rumeni in una federazione di nazioni libere sotto la guida dell’Austria; 10 ottobre, è sciolto l’accampamento militare di Rîureni, dove il generale Magherul aveva tentato di riunire l’esercito rivoluzionario; il fatto è percepito come la fine della rivoluzione in Muntenia; 28 dicembre, i capi rumeni si riuniscono a Sibiu, dove elaborano una petizione contro l’annessione della Transilvania all’Ungheria, parità con cui chiedono la costituzione di commissioni che chiariscanolo le cause della disparità che oppongono i contadini (rumeni) ai proprietari terrieri (ungheresi). Si chiede anche la creazione della guardia nazionale, una facoltà rumena di scienze giuridiche, lo scioglimento del governo di Cluj e il riconoscimento da parte dell’imperatore del Comitato Nazionale Rumeno |
Societatà, cultura |
Periodici |
Poporul suveran [Il popolo sovrano] |
Autori, sono nati |
Bonifaciu Florescu; Calistrat Hogaş; Ion Lahovari; George Panu; Miron Pompiliu; Ioan Slavici |
Autori, sono morti |
Ioan Barac; Iordache Golescu |
Opere straniere |
Manifest der kommunistischer Partei [Il manifesto del partito comunista] (Karl Marx şi Friedrich Engels); Solution au problème social [Soluzione del problema sociale] (J. Proudhon); La dame aux camélias [La signora delle camelie] (Alexandre Dumas, fiul); Graziella (Lamartine) |
Opere rumene |
Drepturile românilor către Înalta Poartă, studiu [I dirittti dei rumeni verso la Sublime Porta] (Nicolae Bălcescu); Dreptatea popolului judece pe fraţii Caragiali [La giustizia del popolo giudica i fratelli Caragiali] (Costache Caragiali); Rudimentele gramaticei române. Estrase din Tentamen criticum, cu adaos de regule simple şi diverse anotăciuni pentru uzul şcolarilor începători [Rudimenti di grammatica rumena. Estratti dal Tentamen criticum, con aggiunta di regole semplici e diverse annotazioni ad uso degli scolari principianti] (Ion Codru-Drăguşanu); Michaiu. Fragment d’opera în ajunul bataliei de la Călugăreni [Michaiu. Frammento d’opera alla vigilia della battaglia di Călugăreni] (Ion Heliade Rădulescu); Vestita batălie de la Călugăreni. Resuvenire despre gloria românilor, [La celebre battaglia di Călugăreni. Ricordo della gloria dei rumeni] versuri (Alexandru Pelimon); Colecţie din poeziile dlui marelui logofăt Iancu Văcărescu [Raccolta delle poesie del gran dignitario ~] (Iancu Văcărescu) |
Politica europea |
Gennaio-luglio, in Transilvania, l’esercito formato da soldati provenienti dalla regione dei Carpazi occidentali (moţi), guidato dal rivoluzionario Avram Iancu, difende i monti Apuseni dall’esercito ungherese, che non riesce a conquistare le montagne. Dopo il ritiro dell’esercito austriaco in Muntenia, le uniche forze che si oppongono agli ungheresi sono quelle guidate dai tribuni rumeni; 5 gennaio, Pest è occupata dalle truppe imperiali. Sull’intero territorio che queste controllano è dichiarato lo stato di emergenza; 24 gennaio, il primo ministro austriaco, il principe Schwarzenberg, accorda al generale Puchner, comandante delle truppe austriache di Transilvania, il permesso di sollecitare l’aiuto dell’esercito russo, che si trova a sud dei Carpazi, in Muntenia; 5 febbraio, l’Assemblea Costituente proclama la Repubblica Romana e dichiara cessata l’esistenza del potere laico del Papa. Giuseppe Mazzini diventa uno dei capi della repubblica; 12 febbraio, il Granduca della Toscana fugge chiedendo asilo al re Ferdinando II di Borbone; 18 febbraio, a Firenze è proclamata la Repubblica. Lo stesso giorno, a Gaeta il Papa chiede alle potenze europee, Francia, Spagna, regno delle Due Sicilie e Austria, di intervenire per ristabilire la sua autorità; 19 febbraio, a Livorno è proclamata la Repubblica; 22 febbraio, in Piemonte, le elezioni portano al potere un governo favorevole alla guerra, alla cui guida vengono nominati il generale Chiodo e il democratico Urbano Ratazzi, che hanno il compito di preparare una nuova guerra contro l’Austria; 12 marzo, la folla rivoluzionaria costringe il re del Piemonte a riprendere la guerra; 20 marzo, l’esercito imperiale della Transilvania, di fronte all’offensiva ungherese guidata dal generale Bem, si ritira in Muntenia; 23 marzo, gli austriaci sconfiggono i piemontesi a Novara; 23 marzo-1° aprile, Brescia è conquistata dagli austriaci, alla fine di un’eroica resistenza. Sanguinose rappresaglie guidate dal generale Haynau; 24 marzo, il re del Piemonte, Carlo Alberto, abdica a favore di suo figlio Vittorio Emanuele II, che firma l’armistizio con gli austriaci a Vignale. Si sciolgono i corpi militari formati da volontari, mentre una parte del Piemonte è occupata dall’Austria; 27 marzo, la Bucovina riceve una Costituzione imperiale, si separa dalla Galizia e diventa, all’interno dell’Impero austro-ungarico, un Ducato Autonomo guidato da un governatore nominato da Vienna; 29 marzo, a Roma si costituisce un governo repubblicano guidato dal triumvirato Mazzini-Saffi-Armellini; 31 aprile-2 aprile, rivolta a Genova, città a maggioranza democratica e repubblicana, repressa dal generale piemontese La Marmora; 2 aprile, Venezia, assediata dagli austriaci, dichiara la sua decisione di resistere fino alla fine; 2-26 aprile, l’esercito ungherese ottiene vittorie su tutti i fronti contro l’esercito dell’esercito imperiale; 11 aprile, la Toscana respinge l’appello del 30 marzo di unirsi alla Repubblica Romana, intanto i moderati richiamano il duca Leopoldo, che tornerà sul trono il 24 luglio; 14 aprile, in Ungheria, l’assemblea dei “rappresentanti del popolo” dichiara la detronizzazione della dinastia degli Asburgo e proclama l’Ungheria “stato libero e indipendente”, nominando governatore generale Kossuth Lajos. Si forma una commissione con il compito di redigere la Dichiarazione di Indipendenza della Nazione Ungherese, il cui testo finale sarà approvato dalla Dieta il 19 aprile; 22-23 aprile, il deputato rumeno del Bihor nel Parlamento ungherese, Ioan Dragoş, avvia una mediazione fra Kossuth Lajos e Avram Iancu; 23-24 aprile, Pest è evacuata dall’esercito imperiale, l’esercito ungherese (guidato dal generale Aulich Lajos) entra in città; 24 aprile, chiamato dal Papa, un corpo d’armata francese guidato dal maresciallo Oudinot sbarca a Civitavecchia; 28 aprile, i volontari di Garibaldi arrivati da tutta Italia respingono il primo attacco francese contro Roma; 1° maggio, gli austriaci occupano Pisa; 9 maggio, a Palestrina, i garibaldini sconfiggono l’esercito del Regno delle Due Sicilie, venuto in aiuto dei francesi; 10-11 maggio, gli austriaci occupano Livorno e organizzano rappresaglie contro i rivoluzionari; 11 maggio, Palermo si sottomette all’autorità reale di Napoli; 15 maggio, Bologna capitola di fronte agli austriaci; 19 maggio, i garibaldini sconfiggono l’esercito napoletano a Velletri; 3 giugno, Roma assediata dalle truppe francesi; 15 giugno, l’esercito dei soldati transilvani (“moţi”) sconfigge il colonnello Kemeny Farkas sui monti Apuseni, nei pressi di Abrud; 15-18 giugno, l’esercito zarista avvia l’offensiva contro la rivoluzione ungherese: uno degli obiettivi è la Transilvania; 19 giugno, abolizione del diritto alla libera associazione in Francia; luglio, elezioni in Piemonte, che portano al potere una maggioranza liberal-democratica; 3 luglio, costituzione democratica della Repubblica Romana; 3 luglio, le truppe francesi occupano Roma; 4 luglio, il triumvirato che guida Roma ordina la capitolazione; 9 luglio, Victor Hugo, deputato nell’Assemblea Legislativa della Francia, tiene un memorabile discorso sulla miseria sociale del paese; 11-13 luglio, occupazione di Buda e di Pest da parte delle truppe imperiali guidate da Julius von Haynau; 14 luglio, restaurazione dell’autorità papale nei territori pontifici; 27 luglio, in Francia, una nuova legge limita i poteri della stampa; 28 luglio, il Granduca della Toscana entra in Firenze; tutte le misure assunte dai rivoluzionari sono abolite; 28 luglio, muore, durante l’esilio portoghese, l’ex re del Piemonte, Carlo Alberto; 28 luglio, la dieta ungherese approva la legge delle nazionalità, in seguito alla quale i rumeni, gli ebrei e gli slavi acquisiscono alcuni diritti nazionali; 31 luglio, le truppe zariste sconfiggono l’esercito ungherese del generale Bem nei pressi di Albeşti, in Transilvania; 1° agosto, la dieta ungherese e il governo si ritirano ad Arad; 6 agosto, trattato di pace fra Piemonte e Austria, con cui viene ripristinato il controllo austriaco sulla Lombardia, Venezia e sui principati dell’Italia centrale; 9 agosto, Kossuth Lajos accorda il comando militare supremo al generale Bem, che è sconfitto il giorno seguente durante la battaglia di Timişoara |
Politica rumena |
1° febbraio, le truppe russe entrano in Transilvania. I rumeni scinfiggono, in Transilvania, a Mărişel (nei pressi di Cluj), un corpo d’armata ungherese; 25 febbraio, la delegazione die rumeni di Transilvania guidata dal vescovo Andrei Şaguna, consegna all’imperatore d’Austria la Petizione generale dei capi rumeni di Transilvania, Banato e Bucovina, con cui si chiede un’unica entità statale per i rumeni dell’Impero, rappresentanza proporzionale in un Parlamento imperiale, amministrazione in lingua rumena nei territori dove i rumeni sono la maggiorianza della popolazione; 1° marzo, l’esercito ungherese di Jozsef Bem occupa Sibiu, da dove il Comitato Rivoluzionario si ritira in Muntenia; 1° maggio, la convenzione di Balta-Liman fra la Turchia e la Russia fissa lo statuto dei Principati Rumeni dopo la sconfitta della rivoluzione; 6 maggio, l’esercito ungherese del maggiore Hatvani viola l’armistizio concluso durante le trattive con Avram Iancu e attacca Abrud, catturando due comandanti rumeni (i prefetti Ioan Buteanu e Petru Dobra), che successivamente saranno giustiziati; 10 maggio, l’esercito dei soltadi transilvani (“moţi”) di Avram Iancu libera Abrud, città dei Monti Apuseni. Ioan Dragoş, il deputato rumeno che aveva condotto i negoziati con gli ungheresi, è accusato di tradimento e giustiziato; 20 maggio, l’esercito dei soldati transilvani (“moţi”) sconfigge il maggiore Hatvani sugli Apuseni, fra Roşia e Abrud; 28 maggio, a Debrecen (Ungheria), il rivoluzionario rumeno Nicolae Bălcescu guida la trattativa con Kossuth Lajos, per tentare un accordo fra i ruvoluzionari rumeni e quelli ungheresi; 6 luglio, un corpo d’armata ungherese tenta di penetrare negli Apuseni, ma è sconfitto dalla legione del tribuno Nicolae Corches. Il comandante Vasvary Pal cade durante la battaglia; 14 luglio, Nicolae Bălcescu e Kossuth Lajos concludono il cosiddetto “Progetto di pacificazione”, con cui si promette ai rumeni transilvani una serie di diritti (inclusa la formazione di una Legione rumena), in cambio della rinuncia alla lotta |
Societatà, cultura |
Periodici |
Autori, sono nati |
Dimitrie Ollănescu-Ascanio; Teodor Ştefanelli |
Autori, sono morti |
Costache Conachi |
Opere straniere |
Mémoires d’outre-tombe [Memorie dell’oltretomba] (René de Chateaubriand); La Révolution de 1848 [La rivoluzione del 1848] (Lamartine); Confessions d’un révolutionnaire [Le confessioni di un rivoluzionario] (J. Proudhon); David Copperfield (1848-1850, Charles Dickens ) |
Opere rumene |
Souvenirs et impressions d’un proscrit par Un Roumain (Ion Heliade Rădulescu); Pocăinţa omului dezmerdat sau vorbire între suflet şi trup şi osebite sfătuiri folositoare trupeşti şi sufleteşti prin culegere versificate şi date la lumină de Anton Pann [Il pentimento dell’uomo soddisfatto o dialogo fra l’anima e il corpo e diversi consigli utili al corpo e all’anima raccolti in versi e dati alla luce da Anton Pann] (Anton Pann) |
Politica europea |
Le truppe ottomane guidate da Omer Pascià sconfiggono l'esercito guidato dai governatori slavi musulmani della Bosnia-Herzegovina e restaurano l’autorità del sultano nella regione; gennaio, il re Vittorio Emanuele pronuncia un discorso redatto da Cavour, nel quale ricorre l’espressione “il grido di dolore”, che successivamente diventerà l’emblema dell’attitudine anti-austriaca degli italiani; gennaio, su iniziativa di Nicolae Bălcescu, a Londra, viene creato il Comitato Rivoluzionario, costituito da rumeni, polacchi, cechi, ungheresi, russi, slavi balcanici, che si propone di agire in esilio per la liberazione dei popoli e la loro riunione in una grande confederezione; 27 gennaio, il re Ferdinando II di Borbone sconfigge la rivolta delle città siciliane, per ultima cade Palermo. Il tentativo di rivolta mazziniana guidata da Nicola Garzilli fallisce prima della fine del mese; 9 marzo, il ministro piemontese della giustizia Siccardi presenta alla Camera una legge che annulla una serie di privilegi ecclesiastici, incluso il diritto di asilo. Il 9 aprile, anche il Senato approva la legge; 12 aprile, il papa ritorna a Roma; 31 maggio, in Francia una nuova legge elettorale abolisce il suffragio universale; 21 settembre, il Granduca di Toscana, Leopoldo II, annulla la Costituzione e introduce il regime assoluto; 12 ottobre, Massimo D’azeglio, incaricato dal re di formare il governo piemontese, sollecita il conte di Cavour di accettare un ministero, prima quello dell’agricoltura, quindi quello delle finanze. Cavour farà parte per la prima volta del governo; 20 ottobre, costituzione della prima organizzazione dei lavoratori del Piemonte; 1° dicembre, costituzione di una lega politica con l’obiettivo di prevenire i moti rivoluzionari, ne fanno parte l’Austria, lo Stato Pontificio, la Toscana, Parma, Modena, il Regno delle Due Sicilie |
Politica rumena |
27 giugno, creazione, a Braşov, in Transilvania, di un liceo rumeno, che diventerà una delle scuoòe più prestigiose della regione; 12 dicembre, la cancelleria imperiale austriaca decide la trasfomazione del vescovado greco-cattolico di Blaj in metropolia e nomina i vescovi di Gherla e Lugoj |
Societatà, cultura |
Periodici |
Gazeta de Moldavia [La Gazzeta di Moldavia]; Zimbrul [L’Uro] |
Autori, sono nati |
Mihai Eminescu; Veronica Micle |
Autori, sono morti |
Constantin Diaconovici Loga |
Opere straniere |
Opere rumene |
Nunta ţărănească [Nozze contadine] (Vasile Alecsandri); Question économique des Principautés Danubiennes (Nicolae Bălcescu); Souvenirs et impressions d’un proscrit (Ion Heliade Rădulescu); La Constitution Roumaine espliquée d’aprés ses vrais principes (Ion Heliade Rădulescu); Le Protectorat du Czar ou la Roumanie et la Russie. Nouveaux documents sur la situation européenne, par J. R., Témoin oculaire des évènements qui se sont passés en Valachie de 1828 à 1849, pref. de S. Rhéal (Ion Heliade Rădulescu); Înţeleptul Archir cu nepotul său Anadan [Il saggio Archir e suo nipote Anadan] (Anton Pann); Spitalul Amorului sau Cîntătorul dorului [L’ospedale dell’Amore o Il cantore della nostalgia] I-VI, (Anton Pann, 1850-1852); Coliba indiană şi poezii diverse [La gabbia indiana e poesie diverse] (Alexandru Pelimon); Poezii. Martiri de la 19 iunie şi 13 septembrie [Poesie. Martiri del 19 giugno e 13 settembre] (Alexandru Pelimon); Convorbiri între un tată şi-ntre fiul lui asupra limbei şi literelor româneşti [Conversazioni fra un padre e suo figlio sulla lingua e le lettere rumene] (Aron Pumnul) |
Politica europea |
Febbraio, Nicolae Bălcescu sottopone agli esuli ungheresi il progetto per la realizzazione di una confederazione danubiana, fondata sull’uguaglianza delle nazioni partecipanti; 25 aprile, a Kiutahia (oggi in Turchia), Kossuth Lajos elabora il progetto di una costituzione che prevede l’estensione dei diritti a tutte le nazioni diverse da quella ungherese, nel quadro di uno stato ungherese unito e indivisibile; 29 aprile, il principe Karl von Schwarzenberg è nominato, con un decreto imperiale, governatore della Transilvania; 2 dicembre, colpo di stato di Luigi Napoleone Bonaparte; 11 dicembre, Victor Hugo è costretto all’esilio; 21 dicembre, un plebiscito ratifica il colpo di stato in Francia |
Politica rumena |
Viene promulgata una serie di leggi che riguardano la regolamentazione della proprietà agraria nei Principati Rumeni; giugno, in Moldavia, la legislazione scolastica stabilisce i gradi dell’insegnamento nel ciclo primario, secondario e superiore |
Societatà, cultura |
17 dicembre, viene inaugurato il Conservatorio di Bucarest; viene fondata la Società “La gioventù rumena” (Parigi) |
Periodici |
A Vienna, appare per un anno la rivista Magazin istoric pentru Dacia [Magazzino storico per la Dacia]; Republica română [Repubblica Rumena] (Parigi) |
Autori, sono nati |
Matilda Cugler-Poni |
Autori, sono morti |
Ion Catina |
Opere straniere |
Opere rumene |
Grinda de aur sau Previderea unui părinte bun [La trave d’oro o La preveggenza di un buon padre] (Vasile Alexandrescu-Urechia); Epistole şi acte alle ómenilor miscarii romane din 1848 [Epistole e atti degli uomini del movimento rumeno del 1848] (Ion Heliade Rădulescu); Mémoires sur l’histoire de la régénération roumaine, ou sur les événements de 1848 accomplis en Valachie (Ion Heliade Rădulescu); Doi ţărani şi cinci cîrlani, vodevil naţional într-un act [Due contadini e cinque puledri, vaudeville nazionale in un atto] (Costache Negruzzi); O şezătoare la ţară sau Povestea lui Moş Albu [Una veglia in campagna o Il racconto di Moş Albu] (Anton Pann, 1851-1852); Istoria românilor din Dacia superioară [Storia dei rumeni della Dacia superiore], tom. I (Alexandru Papiu Ilarian); Fiul mazîlului, teatru, [Il figlio del nobile deposto, teatro] (Alexandru Pelimon) |
Politica europea |
9 gennaio, in Francia sono espulsi o condannati 10.000 “sospetti”, noti per azioni e atteggiamenti rivoluzionari; 14 gennaio, è promulgata la nuova Costituzione francese; 24 gennaio, le autorità asburgiche scoprono e reprimono una cospirazione militare organizzata da Makk Jozsef, a Cluj e a Tîrgu Mureş; 3 febbraio, in Francia vengono create commissioni miste dipartimentali per l’organizzazione della repressione; 5 aprile, muore il governatore imperiale, principe Karl von Schwarzenberg, da questo omento in poi la Transilvania sarà amministrata direttamente dall’imperatore Francesco Giuseppe; 4 giugno-14 agosto, viaggio dell’imperatore Francesco Giuseppe II in Ungheria e in Transilvania. Avram Iancu, invitato all’incontro, rifiuta l’invito; ottobre, dimissioni del primo ministro piemontese D’Azeglio, determinate dall’opposizione della Camera e del re nei confronti del progetto di legge che riguarda l’introduzione del matrimonio civile; novembre, il conte di Cavour forma il nuovo governo; 29 novembre, è emesso l’editto imperiale che prevede l’introduzione sul terriorio dell’Ungheria, Coazia, Voivodina serba e Banato del Timiş delle prerogative del codice civile austriaco del 1811. In Transilvania, entrerà in vigore il 1° settembre 1853; 2 dicembre, Luigi Napoleone è proclamato imperatore della Francia |
Politica rumena |
Societatà, cultura |
31 dicembre, inaugurazione del Teatro Nazionale di Bucarest |
Periodici |
Autori, sono nati |
Ion Luca Caragiale |
Autori, sono morti |
Nicolae Bălcescu |
Opere straniere |
Uncle Tom’s Cabin [La capanna dello zio Tom] (Hariett Beecher Stowe) |
Opere rumene |
Teatru românesc. Repertoriul dramatic al dlui Alecsandri [Teatro rumeno. Il repertorio drammatico di Alecsandri], I (Vasile Alecsandri); Arpa română [L’arpa rumena] (Constantin Aricescu); Potpuri literar [Miscuglio letterario] (George A. Baronzi); Raporturile românilor cu ungurii şi principiele libertǎţei naţiunali [I rapporti dei rumeni con gli ungheresei e i principi della libertà nazionale] (Simion Bărnuţiu); Cîntece şi plîngeri[Canti e lamenti], editate sub îngrijirea D. G. Sion (Dimitrie Bolintineanu); Istoria românilor din Dacia superioară [Storia dei rumeni della Dacia superiore], (Alexandru Papiu Ilarian); Stanţe la România, versuri [Stanze in Romania, versi], (Alexandru Pelimon); Curtea lui Vasilie-Vodă, teatru[La corte di Vasilie-Vodă, teatro] (Alexandru Pelimon); Actriţa din Moldova. Pe ursită, teatru[L’attrice della Moldavia. Verso la sorte, teatro] (Alexandru Pelimon) |
Politica europea |
1853-1856, l’Austria decide di appoggiare le potenze occidentali nel conflitto con la Russia, conservando tuttavia la neutralità delle armi; quest'ultima , avendo aiutato l’Austria nella repressione della rivoluzione, si sente tradita. L'Austria nonostante il suo impegno a fianco degli alleati non trova presso di questi un ascolto incondizionato alle sue richieste. Nondimeno, il Trattato di pace di Parigi contiene una serie di decisioni favorevoli all’Austria, fra le altre l’annessione della Bessarabia meridionale alla Romania, per impedire l’accesso della Russia al Mar Nero e la possabilità della libera navigazione sul Danubio. L'Austria è tentata di affermare la propria supremazia sui Principati Rumeni al nord del Danubio, pur tuttavia non procede in tal senso per non essere costretta a rinunciare al Lombardo-Veneto; 6 febbraio, le truppe austriache reprimono una rivolta a Milano, che si ispira all’ideologia mazziniana; 13 febbraio, gli austriaci decidono la confisca dei beni dei rifugiati politici del Lombardo-Veneto. Cavour richiama l’ambasciatore del Piemonte presso la corte viennese, considerando la decisione austriaca una provocazione; 21 maggio, rottura delle relazioni diplomatiche fra la Russia e la Turchia, rischio che venga dichiarata la guerra; 3 luglio, senza dichiarare guerra alla Turchia, le truppe zariste attraversano il Prut, in Moldavia; ottobre, ad Asti, in Piemonte, si svolge il primo congresso delle associazioni degli operai italiani; 9 ottobre, ultimatum della Turchia alla Russia, per il ritiro delle truppe dai Principati; 16 ottobre, la Turchia dichiara guerra alla Russia. Inizia la guerra di Crimea; 18 ottobre, a Torino, la folla assalta il Palazzo Cavour; 26 novembre, Papa Pio IX promulga la bolla papale Ad apostolicam sedem, con cui il vescovado di greco-cattolico di Blaj è elevato al rango di metropolia, con due vescovi che hanno il diritto di celebrare la liturgia, a Gherla e a Lugoj. La cancelleria imperiale aveva preso una decisione analoga già nel 1851; dicembre 1853, elezioni in Piemonte: una discreta maggioranza di centro consolida la posizione di Cavour; dicembre, accusati di aver organizzato nel Lombardo-Veneto una rivolta antiasustriaca, cinque patrioti sono giustiziati a Belfiore |
Politica rumena |
2 marzo, editto imperiale con cui si stabilisce l’emancipazione dei contadini servi, da applicare in Ungheria, Banato, Crişana, Maramureş, la terra sarebbe stata attribuita attraverso una vendita; ottobre, i principi della Muntenia (Barbu Ştirbei) e della Moldavia (Grigore Slexandru Ghica) si rifugiano a Vienna |
Societatà, cultura |
prima reprezentaţie a operei Traviata de Giuseppe Verdi |
Periodici |
riappare, per un anno, la rivista Republica română [La Repubblica Rumena] (Paris); Telegraful Român [Il Telegrafo Rumeno] (Sibiu) |
Autori, sono nati |
Autori, sono morti |
Opere straniere |
Les châtiments [Pedepsele] (Victor Hugo) |
Opere rumene |
Doine şi lăcrămioare 1842-1852 [Canti e lacrime] (Vasile Alecsandri); Les doïnas. Poésies moldaves de Alecsandri, trad. de L. E. Voinesco (Paris); Sǎteanul creştin sau Partea moralǎ din foaia satului [Il villico cristiano o La parte morale del foglio del villaggio] (Costache Aristia); Petru Rareş, dramă istorică în patru părţi [Il villico cristiano o La parte morale del foglio del villaggio] (Gheorghe Asachi); Deutsch-rumänische Wörterbuch. Dicţionariu german-român, I-Il, în colab. cu G. Munteanu (George Bariţ, 1853-1854); Nopturnele [Notturni] (George A.(nton) Baronzi); Don Gulică sau pantofiorii miraculoşi [Don Gulică o le scarpette miracolose] (Alexandru Depărăţeanu); Nezdrăvăniile lui Nastratin Hogea [Le imprese di Nastratin Hogea] (Anton Pann); Hoţii şi hagiul [I ladri e il pellegrino] (Alexandru Pelimon); Hronica românilor şi a mai multor neamuri, tom I-III, ed. de Aug. Treboniu Laurian, A. Panu, M. Kogălniceanu [La cronaca dei rumeni e di molti popoli] (Gheorghe Şincai, 1853-1854); Arabescuri. O călătorie pe Dunăre cu Ghimia [Arabeschi. Un viaggio sul Danubio con Ghimia] (Ioan Voinescu II); Nicolas Balcesco (Ioan Voinescu II) |
Politica europea |
27 marzo, la Francia dichiara guerra alla Russia. Sbarco delle truppe francesi in Crimea; 1 maggio, cessazione dello stato di assedio in Ungheria, Voivodina serba e Banato (Timiş). In Transilvania, la misura sarà applicata a partire dal 15 dicembre 1854; 10 maggio, ritorno in Italia di Garibaldi che sbarca a Genova; 20 settembre, battaglia di Alma; il 26 settembre inizia l’asssedio di Sebastopoli (che cadrà il 10 settembre 1855); 6 dicembre, il ministro austriaco dei culti promulga un decreto perché si applichi la nuova legge sull’insegnamento elementare e medio in lingua materna |
Politica rumena |
Aprile-settembre, su pressione dell’Austria, l’esercito russo si ritira dai Principati Rumeni; 14 giugno, Austria e Turchia firmano la convenzione di Boiacikov, con cui si stabilisce l'occupazione dei Principati da parte delle truppe austro-turche; 21 giugno, editto imperiale austriaco che regolamenta i rapporti fra i proprietari terrieri della Transilvania e gli ex servi della gleba e le relazioni di quest’ultimi con l’autorità statale. In particolare, si riconosce l’emancipazione dei contadini servi e si stabilisce come questi enterranno in possesso del la terra; 14 dicembre, trattato di alleanza tra Francia, Inghilterra e Austria, con cui si attribuisce all’Austria il compito di ostacolarel’occupazione dei Principati da parte della Russia. Si istituisce una commissione anglo-franco-austro-turca che regolamenti la situazione dei Principati |
Societatà, cultura |
Epidemia di colera in Francia |
Periodici |
Autori, sono nati |
Ioan S. Neniţescu |
Autori, sono morti |
Anton Pann |
Opere straniere |
Opere rumene |
Potpuri literar [Miscuglio letterario] (Vasile Alecsandri, in collab. cu M. Millo); Mozaic de novele, cugetări, piese şi poezii [Mosaico di novelle, pensieri, pièces, poesie] (Vasile Alexandrescu-Urechia); Culegere de poezii [Raccolta di poesie] (Gheorghe Asachi, ed. II adăugită); Les Principautés Roumaines (Dimitrie Bolintineanu); Elemente de limbă română după dialecte şi monumente vechi [Elementi di lingua rumena secondo dialetti e antichi monumenti] (Timotei Cipariu); Ştiinţa S. Scripture [La scienza delle Sacre Scritture] (Timotei Cipariu); Cyclopele tristei figure Tandalida sau Tândala shi Pacala. Poema eroica [Il Ciclope della triste figura Tandalida o Tandala e Pacala. Poema eroico] (Ion Heliade Rădulescu); Cînturi intime, versuri [Canti intimi, versi] (Radu Ionescu); Colecţie de poezii noi [Raccolta di nuove poesie] (Alexandru Pelimon); Păcală şi Tîndală. şi-a găsit tingirea capac, teatru, [Păcală e Tîndală. E la pentola ha trovato il suo coperchio, teatro] (Alexandru Pelimon) |
Politica europea |
gennaio, campagna della destra, appoggiata da Papa Pio IX e dal re del Piemonte, contro i progetti di legge che riguardano lo scioglimento degli ordini religiosi contemplativi e il passaggio dei loro beni all’amministrazione statale, progetti sostenuti da Cavour; 26 gennaio, trattato di alleanza franco-piemontese, con cui il Piemonte si impegna a inviare 15.000 soldati nella guerra contro la Russia; 14 marzo, il Piemonte dichiara guerra alla Russia. Un piccolo corpo armato è inviato al fronte, in Crimea; aprile, il governo Cavour presenta le proprie dimissioni, provocando una forte reazione fra i liberali. Il re è costretto ad affidare allo stesso Cavour la formazione del nuovo governo; 23 maggio, in Piemonte sono soppressi gli ordini religiosi e i monasteri, ad eccezione di quelli che si dedicano alle opere di bene e all’assistenza sociale |
Politica rumena |
dDicembre, in Moldavia è abolita la schiavitù degli zingari |
Societatà, cultura |
15 maggio-15 novembre, a Parigi, sugli Champs Elysées, ha luogo l’Esposizione universale: 9.500 espositori francesi, 10.5000 stranieri; 22 marzo, è inaugurata la linea telegrafica Bucurast-Giurgiu |
Periodici |
România literară [Romania Letteraria] (Iaşi); Steaua Dunării [La Stella del Danubio] (Iaşi) |
Autori, sono nati |
Constantin Dobrogeanu-Gherea |
Autori, sono morti |
Ioan Voinescu II |
Opere straniere |
Opere rumene |
Les doïnas. Poésies moldaves de Alecsandri, trad. de L. E. Voinesco (ed. II) (Vasile Alecsandri); Ballades et chants populaires de la Romanie (Principautés Danubiennes) (Vasile Alecsandri); Istoria Cîmpulungului, prima reşedinţă a României [La storia di Cîmpulung, la prima capitale della Romania], I-II (Constantin Aricescu, 1855-1856); Manoil sau căderea şi înălţarea omului prin femeie. Roman naţional [Manoil o la caduta e l’ascesa dell’uomo attraverso la donna. Romanzo nazionale] (Dimitrie Bolintineanu); Poesiile vechi şi noue ale D-lui Dimitrie Bolintineanu, edate sub îngrijirea D. G. Sion [Poesie vecchie e nuove del Signor Dimitrie Bolintineanu] (Dimitrie Bolintineanu); Fata sub epitrop. Comedie într-un act cu cîntece [La fanciulla sotto tutela. Commedia in un atto con canti] (Ioan M. Bujoreanu); Serile de toamnă la ţară [Le sere d’autunno in campagna] (Alexandru Cantacuzino); Acte şi fragmente latine româneşti pentru istoria bisericei române [Atti e frammenti latini rumeni per la storia della chiesa rumena] (Timotei Cipariu); Compendiu de gramateca limbei române [Compendio della grammatica della lingua rumena] (Timotei Cipariu); O festa în comemoratia dillei de 23 sept. 1854 sau Cobza lui Marinica. Opera seria în doe parţi Trilalà, Tralà, Tralà, Tralà, adico Etcetera [Una festa in commemorazione del 23 settembre 1854 o Il liuto di Marinica. Opera seria in due parti Trilalà, Tralà, Tralà, Tralà, ovvero Eccetera] (Ion Heliade Rădulescu); Adaos de cuvîntări bisericeşti pentru sărbătorile domneşti de preste an[Appendice di discorsi religiosi per le festività di corte per un anno] (Andrei Şaguna) |
Politica europea |
25 febbraio-30 marzo, si riunisce il congresso di pace di Parigi: le grandi potenze disegnano la nuova carta dell’Europa. Nella stessa occasione, si prendono importanti decisioni per i Principati Rumeni: è abolito il protettorato russo, è mantenuta la sovranità ottomana, i Principati godono della garanzia delle grandi potenze continentali. Si stabilisce di convocare assemblee ad-hoc in ciascun principato per decidere della futura forma di organizzazione. Le province della Bessarabia meridionale, occupate dai russi insieme a tutta la regione, sono restituite alla Moldavia. Durante lo stesso congresso, Cavour solleva la questione italiana, sfruttando a proprio vantaggio il fatto che il re Vittorio Emanuele II sia stato il principale sostenitore dell’entrata in guerra; ottobre, l’Inghilterra e la Francia rompono le relazioni diplomatiche con Napoli, importante successo politico di Cavour; novembre, fallimento di un tentativo di inurrezione in Sicilia; dicembre, fallito attentato al re del Regno delle Due Sicilie |
Politica rumena |
20 febbraio, anche in Muntenia si abolisce la schiavitù degli zingari; 29 luglio, i principi della Moldavia e della Valacchia, nominati inizialmente per sette anni, sono sostituiti con i governatori Al. D. Ghica, in Muntenia, e T. Balş, in Moldavia |
Societatà, cultura |
6 giugno, a Socola (Iaşi), si costituisce la Società “L’Unione”, che si propone di agire per l’unità dei Principati Rumeni |
Periodici |
Autori, sono nati |
Petre Dulfu; Moses Gaster; Petru Theodor Missir; Sofia Nădejde; Carol Scrob; Teodor Dimitrie Speranţia |
Autori, sono morti |
Opere straniere |
L’Ancien Régime et la Révolution [L’Antico Regime e la Rivoluzione] (Alexis de Tocqueville), Les contemplations [Le Contemplazioni] (Victor Hugo) |
Opere rumene |
Călătorii în Palestina şi Egipt[Viaggi in Palestina e Egitto], pref. de G. Sion (Dimitrie Bolintineanu); L'Autriche, la Turquie et les Moldo- Valaques (Dimitrie Bolintineanu); Topographie de la Roumanie (Cezar Bolliac); Choix de Léttres et Mémoires sur la Question Roumaine (Cezar Bolliac); Domnul Tudor. Episode de la Révolution Roumaine de 1821 (Cezar Bolliac); Mémoires pour servir à l'histoire de la Roumanie (Cezar Bolliac); Poezii. Alcătuiri şi tălmăciri [Poesie. Composizioni e rifacimenti], ed. îngrijită de N. Ionescu (Costache Conachi); A. M. St. Marc-Girardin (Ion Heliade Rădulescu);. Descrierea Europei dupe Tractatul din Paris[La descrizione dell’Europa secondo il Trattato di Parigi], de Ioan Prosdociu (Ion Heliade Rădulescu); Românilor’ [Ai Rumeni] (Ion Heliade Rădulescu) |
Politica europea |
1857-1859, l’arciduca Massimiliano, fratello dell’imperatore austriacoFrancesco Giuseppe e futuro imperatore del Messico, è nominato governatore generale del Regno Lombardo-Veneto; acuta crisi economica in Francia; 4-28 maggio, 8 agosto, 5 settembre, visite dell’imperatore Francesco Giuseppe in Ungheria e in Transilvania. Dichiarazione dell’amnistia politica nell’Impero; 25 giugno, Pisacane, ispirandosi agli ideali mazzianiani, organizza una spedizione in Sicilia, allo scopo di far insorgere l'isola; ; 28 giugno, i volontari di Pisacane sbarcano a Sapri; 29 giugno, Mazzini tenta, senza successo, di far scoppiare una rivolta a Genova, a sostegno di Pisacane; luglio-agosto, in Piemonte, unico territorio italiano dove vige una monarchia costituzionale, è fondata la “Società nazionale”, organizzazione che riunisce un gran numero di esuli provenienti da altre regioni italiane. Di fatto, in Piemonte trovavano asilo i rivoluzionari che sostenevano l’Unità d’Italia, ragion per cui “La Società nazionale” appoggerà la corrente unionista monarchica; 2 luglio, il gruppo di Pisacane è attaccato dalle truppe napoletane e sconfitto. Pisacane si suicida; 4 agosto, la Francia, la Russia, la Prussia e il Piemonte minacciano la rottura delle relazioni diplomatiche con la Turchia se questa non annullerà le elezioni truccate della Moldavia; 9 settembre, l’imperatore Francesco Giuseppe con un proclama dichiara l’immutabilità del sistema di governo nell’Impero; novembre, le elezioni in Piemonte rafforzando la destra indeboliscono il governo guidato da Cavour |
Politica rumena |
Febbraio, a Iaşi si costituisce un Comitato Elettorale dell’Unione, allo scopo di raggiungere l’Unione dei Principati Rumeni. Il nuovo stato sarebbe dovuto essere una monarchia ereditaria, con a capo un principe straniero; 10-11 marzo, a Iaşi e a Bucarest si pubblica l’atto di convocazione delle assemblee ad-hoc; giugno-luglio, fanno ritorno nei Principatili gli esuli politici della rivoluzione del '48; questo fatto determina il rafforzamento della corrente unionista; 19 luglio, in Moldavia, hanno luogo le elezioni per l’Assemblea ad-hoc, brogli del governatore Ştefan Vogoride a favore dei separatisti; 6-9 agosto, le monarchie di Francia e Inghilterra decidono a Osborne l’annullamneto delle elezioni e l’approvazione della parziale unione dei Principati Rumeni; 24 agosto, la Turchia annulla le elezioni della Moldavia. Le nuove elezioni si concludono con una maggioranza unionista; settembre, elezioni in Muntenia, vinte dal raggruppamento unionista; 4 ottobre-2 gennaio 1858, si svolgono i lavori dell’Assemblea ad-hoc della Moldavia; 12 ottobre-22 dicembre, in Muntenia si svolgono i lavori dell’Assemblea ad-hoc; 19 ottobre, Mihail Kogălniceanu presenta all’Assemblea ad-hoc della Moldavia una proposta di unione dei Principati Rumeni. La risoluzione avrà solo due voti contrari. Del nuovo stato, la Romania, guidato da un principe straniero, avrebbero fatto parte i due Principati autonomi e neutrali, le grandi potenze sono chiamate a garantire per il nuovo regno; 20 ottobre, l’assemblea ad-hoc della Muntenia vota una risoluzione simile a quella della Moldavia |
Societatà, cultura |
10 agosto, viene fondata a Bucarest la Scuola Nazionale di Medicina e Farmacia; a Rahov, nella Valle della Prahova (Muntenia) si apre la prima raffineria di petrolio, la produzione di petrolio greggio è per la prima volta considerata produzione industriale |
Periodici |
Concordia [La Concordia]; România [Romania]; Românul [Il Rumeno] |
Autori, sono nati |
Smara |
Autori, sono morti |
Grigore Pleşoianu; Vasile Pogor; Alexandru Sihleanu |
Opere straniere |
Madame Bovary [La signora Bovary] (Gustave Flaubert) |
Opere rumene |
Păcală şi Tândală [Păcală e Tândală] (Vasile Alecsandri); Cetatea Neamţului sau Sobieţki şi plăieşii români [La fortezza di Neamţu o Sobieski e i soldati di frontiera rumeni] (Vasile Alecsandri); Salba literară [La collana letteraria] (Vasile Alecsandri); Poezii. Renaşterea României [Poesie. La rinascita della Romania] (Cezar Bolliac); Momente de distracţie sau bune aventuri [Momenti di distrazione o buone avventure] (Ioan M. Bujoreanu); Teatru [Teatro] (Ioan M. Bujoreanu); Biciuirea cometului de la 1 iunie 1857 [La frustata della cometa del 1° giugno 1857] (Costache Caragiali); Cometul sau Astronomul voiajor [La cometa o L’astronomo viaggiatore] (Iorgu Caragiali), Jelbariu [Lo scrivano] (Iorgu Caragiali); Surdul [Il sordo] (Iorgu Caragiali), Păcatele tinereţelor [Peccati di gioventù] (Costache Negruzzi); Scene istorice din cronicele Ţării Româneşti. Mihnea Vodă cel Rău (1508-1510) [Scene storiche dalle cronache della Muntenia. Mihnea Vodă il Malvagio] (Alexandru Odobescu); Colecţiune de poezii. Faptele eroilor [Raccolta di poesie. Le gesta degli eroi] (Alexandru Pelimon); Plăcerea sîmţirei [Il piacere della sensibilità] (Dimitrie Ralet); Scene naţionale [Scene nazionali] (Dimitrie Ralet); Armonii intime [Intime armonie], versuri (Alexandru Sihleanu); Din poeziile lui ~ [Dalle poesie di ~] (Gheorghe Sion); Suvenire de călătoria în Basarabia meridională [Ricordi del viaggio nella Bessarabia meridionale] (Gheorghe Sion) |
Politica europea |
14 gennaio, fallisce l'attentato contro Napoleone III, tentato dall’italiano Felice Orsini. Secondo alcune fonti, dopo l'arresto, l'attentatore avrebbe scritto all’imperatore riuescendo a convingerlo dell’urgenza della questione italiana; 20 luglio, Cavour e Napoleone III si incontrano a Plombières, dove discutono del nuovo assetto dell’Italia. Il Piemonte acconsente di cedere alla Francia Nizza e Savoia, in cambio la Francia si impegna ad intervenire militarmente contro l’Austria a fianco del Piemonte e ad appoggiare il nuovo assetto del paese: un regno italiano settentrionale, costituito da Lombardia, Veneto e Emilia Romagna e retto dalla casa Savoia; una monarchia del centro; un regno meridionale da cui sarebbero stati allontanati i Borboni; al papa sarebbe rimasta Roma. Successivamente, i tre regni si sarebbero riuniti in una confederazione guidata dal Papa; 10 dicembre, trattato di alleanza tra Francia e Piemonte contro l’Austria |
Politica rumena |
22 maggio-19 agosto, conferenza a Parigi delle sette potenze (Francia, Inghilterra, Prussia, Turchia, Regno di Sardegna, Austria), durante la quale si firma una convenzione che riguarda lo statuto dei Principati Rumeni. Questi avrebbero portato il nome di Principati Uniti di Moldavia e Valacchia, ciascun principato avrebbe avuto un principe, un governo e un’assemblea legislativa autonomi, una Commissione Centrale avrebbe formulato le leggi di interesse comune, sarebbe stata nominata un'unica Corte di Cassazione. Questo documento costuiterà la raccolta di leggi fondamentale dei Principati fino al 1864; esso introduce la responsabilità ministeriale, la soppressione dei titoli e dei privilegi nobiliari, regolamenta i rapporti fra contadini e proprietari terrieri, definisce le modalità con cui, sulla base di un cospicuo censo,vengono eletti i rappresentanti nell’Assemblea Elettiva; ottobre, in ciascun Principato sono nominati tre vicari del principe; dicembre-gennaio 1859, sono organizzate elezioni dei rappresnenati delle assemblee elettive dei Principati Rumeni |
Societatà, cultura |
E' fondata la Società letteraria “Petru Maior” (Budapest) |
Periodici |
Patria [La Patria] |
Autori, sono nati |
Barbu Ştefănescu Delavrancea; Enea Hodoş; Alexandru Vlahuţă; Nicolae D. Xenopol; Duiliu Zamfirescu |
Autori, sono morti |
Eufrosin Poteca; Dimitrie Ralet |
Opere straniere |
Opere rumene |
Lyra (Constantin Aricescu); Omer, Iliada, cu o Disertaţie despre hexametrul antic helen şi modern românesc şi ceva despre limbǎ [L’Iliade, con una Dissertazione sull’antico esametro greco e sul moderno esametro rumeno e qualcosa intorno alla lingua] (Costache Aristia); Matei Basarab sau Dorobanţi şi Seimeni [Matei Basarab o Dorobanţi e Seimeni] (George A.(nton) Baronzi); Călătorii pe Dunăre şi în Bulgaria (Dimitrie Bolintineanu); Legende sau basme naţionale în versuri, I-Il (Dimitrie Bolintineanu); Melodii române [Melodie rumene] (Dimitrie Bolintineanu); Călătorii în Moldova [Viaggi in Moldavia] (Dimitrie Bolintineanu); Crestomaţie sau Analecte literare din cărţile mai vechi şi nouă româneşti, tipărite şi manuscrise, începînd de la secoluI XVI pînă la al XIX, cu Notiţă literară [Crestomazia o Analecta letterari dei libri rumeni più antichi e nuovi, stampati e manoscritti, a partire dal XVI secolo fino al XIX, con Nota letteraria] (Timotei Cipariu); Escursiuni în Germania Meridională. Memorii artistice, istorice şi critice[Escursioni nella Germania meridionale. Memorie artistiche, storiche e critiche] (Nicolae Filimon);Cămătarul, istorie simţimintală a unui compatriot care pe aripile amorului ajunge la închisoare. Anecdotă [L’usuraio, storia sentimentale di un compatriota che sulle ali dell’amore finisce in prigione. Aneddoto] (Pantazi Ghica); O lacrimă a poetului Cârlova. Nuvelă [Una lacrima del poeta Cârlova. Novella] (Pantazi Ghica); Biblicele sau Notiţii historice, philosophice, religiose şi politice asupra Bibliei [Note bibliche o Annotazioni storiche, filosofiche, religiose e politiche sulla Bibbia] (Ion Heliade Rădulescu); Dossier relatif aux Principautés Danubiennes (Ion Heliade Rădulescu); Diata lui Cilibiu Moisi vestitul [La dieta del celebre Cilibiu Moisi] (Celibi Moise); Bucur, istoria fundării Bucureştilor, roman, [Bucur, la storia della fondazione di Bucarest, romanzo] (Alexandru Pelimon); Suvenire şi impresii de călătorie în România, Bulgaria şi Constantinopole [Ricordi e impressioni di viaggio in Romania, Bulgaria e Costantinopoli] (Dimitrie Ralet) |
Politica europea |
Il corpo di volontari guidato da Garibaldi libera una parte della Lombardia; 23 aprile, l’impero austriaco dà un ultimatum al Piemonte, offrendo a Cavour l’occasione per dichiarare la guerra, così come prevedeva il trattato con la Francia; 26 aprile, Cavour respinge l’ultimatum austriaco; 27 aprile, Leopoldo, Granduca della Toscana, è costretto da una rivolta popolare ad abbondanare il paese; il barone Ricasoli chiede l’annessione al Piemonte; 29 aprile, l’Austria dichiara guerra al Piemonte; 1° maggio, la duchessa Maria Luisa di Parma lascia il paese, il governo è retto da una giunta, che viene esautorata dall'esercito; Maria Luisa torna sul trono, ma il 9 giugno è costretta a fuggire di nuovo; 3 maggio, Napoleone III dichiara guerra all’Austria; 22 maggio, muore Ferdinando II, re delle Due Sicilie; 4 giugno, l’esercito franco-piemontese sconfigge gli austriaci a Magenta; 8 giugno, l’esercito franco-piemontese entra a Milano; 9 giugno, a Parma la duchessa Maria Luisa viene spodestata, al suo posto viene nominato un governo guidato da Diodato Pallieri; 11 giugno, Francesco, duca di Modena, è costretto a fuggire. Formazione di un governo filo-piemontese guidato da Luigi Farini; 11-12 giugno, sotto l'egida della “Società Nazionale”, scoppiano a Bologna moti unionisti che presto si estendono anche ai territori pontifici. L’esercito papale reprime la rivolta nelle Marche e in Umbria. Forte reazione clericale in Francia, l'episodio preoccupa Napoleone III; 24 giugno, i francesi e i piemontesi riportano una completa vittoria sull’Austria a Solferino; luglio, scoppia una rivolta in Romagna, si forma una lega militare che riunisce la Romagna, la Toscana, Roma e Modena; l'alleanza ostacola l’intervento delle truppe papali; 11 luglio, Francesco IV, principe di Modena, è costretto ad abbondonare il paese; 11 luglio, armistizio con l’Austria firmato a Villafranca dai francesi e dai piemontesi. La Lombardia, ad eccezione di Mantova, diventa un possedimento del regno di Piemonte, mentre Venezia rimane all’Austria. In seguito a questi accordi, considerati un fallimento della politica piemontese, Cavour presenta le dimissioni; la formazione del nuovo governo è affidata a La Marmora; 16 luglio, risposta dell'imperatore a tutte le nazionialità della monarchia austriaca con cui si valutano le conseguenze della guerra con la Francia e l’Italia e i cambiamenti dell’apparato amministrativo e giudiziario; 20 luglio, convenzione di mutuo soccorso materiale e militare stipulata fra i rappresentanti del Direttorio Nazionale Ungherese e i rappresentanti del principe rumeno Cuza, valida solo in caso di rivolta ungherese contro gli Asburgo; 7 agosto, l’assemblea della Toscana dichiara decaduto il duca Leopoldo e approva l’unione con il Piemonte (il 14 agosto, allo stesso modo si procederà all'annessione di Parma); 8 agosto, nonostante la condanna morte promulgata dagli austriaci, Mazzini, in incognito a Firenze, appoggia la liberazione del Centro Italia e una spedizione in Sicilia. A settembre, nel timore di un nuovo arresto riparerà in Svizzera; 15 agosto, in Francia, amnistia generale di tutti i detenuti politici; 6 settembre, a Bologna un'assemblea dichiara decaduto il potere papale e sancisce l’unione con il Piemonte; novembre, la Romagna, Toscana, Parma e Modena accettano la reggenza del principe de Carignan, cugino del re Vittorio Emanuele II, ennesima affermazione dell'intenzione di unirsi al Piemonte; 10 novembre, in base agli accordi preliminari di Villafranca, a Zurigo è firmato il trattato di pace fra il Piemonte, la Francia e l’Austria. Il Piemonte ridimensiona le sue pretese territoriali, mentre l’Austria rinuncia alla Lombardia, ad eccezione di Mantova e Peschiera, a vantaggio della Francia, che le restituisce al Piemonte |
Politica rumena |
Ai cattolici dei Principati Rumeni sono accordati diritti economici e politici; 17 gennaio (5 gennaio, secondo il vecchio calendario), il colonnello Alexandru Ioan Cuza è eletto, all’unanimità dall’Assemblea elettiva, principe della Moldavia; 5 febbraio (24 gennaiosecondo il vecchio calendario), Cuza è eletto dall’Assemblea elettiva, principe della Muntenia; in tal modo si realizza, di fatto, l’unione dei Principati; 1859-1962, Al. I. Cuza prende una serie di misure legislative al fine di rendere più forte l’Unione: unificazione dei servizi doganali, postali e telegrafici; adozione di una moneta unica, adozione dello stemma dei Principati Uniti, unificazione dell’esercito, dello stato maggiore unico, del ministrero della guerra ecc.; marzo, a Costantinopoli si riconosce un'unica rappresentanza rumena; 29 marzo, viene stipulata una convenzione fra i rappresentanti dell’esilio ungherese e il principe Cuza, che prevede l’intervento rumeno in aiuto delle forsze rivoluzionarie ungheresi e serbe e prefigura una futura confederazione statale che riunisca la Romania, la Serbia e l'Ungheria; 7 aprile, le potenze garanti riconoscono l’elezione di Cuza; la Turchia e l’Austria la riconosceranno il 6 settembre 1859; 22 maggio, riunione a Focşani della Commissione Centrale per la realizzazione della legislazione comune dei Principati; settembre, la Turchia e l’Austro-Ungheria riconoscono la doppia elezione di Cuza. Il sultano firma un atto ufficiale con cui riconosce ufficialmente Cuza quale principe eletto in ciascuno dei due Principati |
Societatà, cultura |
E' fondata la Società letteraria “Petru Maior” (Budapest) |
Periodici |
Autori, sono nati |
Dimitrie Th. Neculuţă; Nicolae Petraşcu; Lazăr Şăineanu |
Autori, sono morti |
Alecu Russo |
Opere straniere |
The Origin of Species [L’origine delle specie] (Charles Darwin); La légende des siècles [La leggenda dei secoli] (Victor Hugo); Oblomov (Ivan Koncearov) |
Opere rumene |
Schiţări de literatură română [Abbozzi di letteratura rumena] (Vasile Alexandrescu-Urechia); Esplicarea alegoriilor din “Arpa română” cum şi pasagele şterse de cenzura din această operă [La spiegazione delle allegorie de “L’arpa rumena” come pure i passaggi di quest’opera cancellati dalla censura] (Constantin D. Aricescu); Procesul şi esilul meu la Snagov [Il processo e il mio esilio a Snagov] (Constantin D. Aricescu); Biblia sacra, I-II (traducere de Costache Aristia); Nouvelles historiques de la Moldo-Roumanie (Gheorghe Asachi); Traghedia lui Samson, în cinci perdele [La tragedia di Sansone, in cinque atti] (Ioan Barac); Corbea Haiducul [Corbea il Brigante] (George A.(nton) Baronzi); Danubianele [Le Danubiane] (George A.(nton) Baronzi); Revederea Moldovei cu România subt Alecsandru Ioan I în 1859 [Il ricongiungimento della Moldavia con la Romania sotto Alecsandru Ioan I nel 1859] (Ioan M. Bujoreanu); Cîntecul românilor la primirea în Bucureşti a prinţului lor Alexandru Ioan I [Il canto dei rumeni per l’accoglienza a Bucarest il loro principe Alexandru Ioan I] (Iorgu Caragiali); Moş Trifoi sau Cum ţi-i aşterne aşa vei dormi [Moş Trifoi o Ciò che metti trovi] (Iorgu Caragiali); Equilibru între anthitesi [Equilibrio fra le antitesi] (Ion Heliade Rădulescu, 1859-1869); Odă la România [Ode alla Romania] (Radu Ionescu); Viaţa şi proverbele lui ~ de la 1859 decembrie 5 [La vita e i proverbi di ~ dal 5 dicembre 1859] (Celibi Moise); Viitorul Româniii [Il futuro della Romania] (Mihail Pascaly); Impresiuni de călătorie în România [Impressioni di viaggio in Romania] (Alexandru Pelimon) |