Galaction Gala, pseudonimo di Grigore Pişculescu |
Data e luogo di nascita |
16/29 aprile 1879, Dideşti, Teleorman |
Data e luogo di morte |
8 marzo 1961, Bucarest |
Abstract |
Prosatore, memorialista e traduttore. Studi in Lettere e Filosofia, abbandonati per quelli in Teologia (laurea all’Universitŕ di Bucarest, 1903), dottorato in teologia a Cernăuţi (1909), svolgerŕ il ruolo di difensore ecclesiastico (1909-1919). Sarŕ consacrato sacerdote solo nel 1922. Esordio assoluto con uno schizzo, Pe terasă [Sulla terrazza], in Adevărul ilustrat [La veritŕ letteraria] (ottobre 1896), collabora ai piů importanti periodici del primo decennio del XX secolo. Prosatore che fa propria la formula letteraria di un realismo passatista, che si configura intorno a un’etica ortodossa (i temi dominanti riguardano la repressione di una hybris, erotica o sociale, che poggia sull’effetto catartico che consegue la consumazione della passione solo nell’immaginario); le prose pubblicate fra il 1902 e il 1910 ne definiscono il profilo artistico: Moara lui Călifar [Il mulino di Călifar] (1902, in Literatură şi artă română [Letteratura e arte rumene]), Copca rădvanului [Il gancio del landň] (1907, Revista idealistă), De la noi la Cladova [Da noi a Cladova], În pădurea Cotoşmanei [Nella foresta di Cotoşmana], Gloria Constantini, Lîngă apa Vodislavei [Accanto al fiume di Vodislava] (nella rivista Flacăra [La Fiamma], del suo amico N. D. Cocea) |
Bibliografia |
Bisericuţa din Răzoare [La chiesetta di Răzoare] (Iaşi, 1914), Eminescu [Eminescu] (Bucureşti, 1914) |
Data e luogo di nascita |
1 febbraio 1838, Fălticeni |
Data e luogo di morte |
16 aprile 1916, Iaşi |
Abstract |
Prosatore e poeta. Sebbene non abbia fatto studi superiori specialistici, entra nell’amministrazione giudiziaria; convinto unionista, č allontanato dal suo incarico fra il 1857 e il 1860, malgrado ciň, diventerŕ in seguito magistrato e uomo politico (membro del Partito Nazionale Liberale) di lungo corso (deputato, sindaco di Iaşi, prefetto). Č membro di Junimea, debutta in Convorbiri literare [Conversazioni letterarie] con la novella Fluierul lui Ştefan [Il flauto di Ştefan] (1867). Diventa membro titolare dell’Accademia Rumena nel 1908 e vicepresidente nel 1912-1913. Scrive una prosa sentimentale, intessuta di lunghe inserzioni sognanti e visioni pittoresche, di breve respiro, che ha goduto di un particolare successo alla fine del XIX secolo |
Bibliografia |
Încercări literare [Tentativi letterari] (Iaşi, 1873), Poezii [Poesie] (Iaşi, 1873), Novele [Novelle], I-II (Iaşi, 1880), Novele [Novelle], I-III (Bucureşti, 1886), Poezii [Poesie] (Bucureşti, 1886), Domniţa Ruxandra [La principessa Ruxandra] (Iaşi, f.a.), Pagini răzleţe [Pagine sparse] (Iaşi, 1901), Zile trăite [Giorni vissuti] (Iaşi, 1903), Păcate mărturisite [Peccati testimoniati] (Iaşi, 1904), Bogdan Petriceicu Hasdeu (Iaşi, 1909), Spice [Spighe] (Bucureşti, 1909) |
Data e luogo di nascita |
17 settembre 1856, Bucarest |
Data e luogo di morte |
5 marzo 1939, Appleton, Berkshire, Gran Bretagna |
Abstract |
Storico letterario, folclorista. Appartenente a una ricca famiglia di origine ebraica (suo padre č segretario console e incaricato d’affari dell’ambasciata olandese in Romania; per parte di madre č imparentato con la famiglia del musicista A. Rubistein). Avviato agli studi da precettori privati, continua la propria educazione al liceo “Gh. Lazăr” di Bucarest. Studi universitari a Breslau, in Germania, dove segue sia corsi alla Scuola Teologia Ebraica che all’universitŕ, alla sezione di romanistica. Si laurea all’universitŕ di Lipsia con una tesi di linguistica dedicata alla fonetica del rumeno (1877), parallelamente prosegue gli studi teologici acquisendo il titolo di rabbino (1881). Esordio scientifico in Columna lui Traian [La Colonna di Traian] con l’articolo, Cîteva rectificări la etimologiile grece, turce şi maghiare ale lui Rössler [Alcune rettifiche alle etimologie greche, turche e ungheresi di Rössler] (1876). Inizia a insegnare all’Universitŕ di Bucarest, dove tiene lezioni di letteratura rumena e mitologia comparata. Entra in contatto con T. Maiorescu e con il circolo di Junimea, dove presenta la prima stesura Literatura populară română [La letteratura popolare rumena], la sua monografia dedicata ai libri popolari, a tutt’oggi uno dei contributi scientifici piů importanti dedicati a questo fondamentale domino della cultura letteraria rumena. Insieme a P. B: Hasdeu favorisce l’ingresso di L. Şăineanu nei circoli scientifici della capitale. Collabora alle riviste Revista pentru istorie, archeologie şi filologie [La Rivista per la storia, l’archeologia e la filologia], Revista literară [La Rivista letteraria]; ispettore scolastico, membro della Societŕ dell’Ateneo Rumeno. Nel 1885, in seguito a un increscioso episodio di antisemitismo, sarŕ a costretto insieme ad altri insigni correligionari all’esilio; si stabilisce in Gran Bretagna dove proseguirŕ le sue ricerche dedicate alla letteratura rumena. Fondatore della comparatistica folclorica, le sue congetture scientifiche, individuazione delle matrici culturali che accomunano le letterature dello spazio balcanico e loro legami con le culture del Vicino e Medio Oriente, schiudono la letteratura rumena a un orizzonte di attesa meno angusto di quello cui era stata sottomessa fino a quel momento. Nel 1936, dona alla Biblioteca dell’Accademia Rumena il suo fondo di manoscritti antichi e libri rari. Oltre alla giŕ citata Literatură populară, rimangono fondamentali le monografie, Chrestomaţie română [Crestomazia rumena] (I-II, 1891) e Rumanian Bird and Beast Stories (1915) |
Bibliografia |
Zur rumänischen Lautgeschichte: I. Die Gutturale Tenuis (Halle, 1878); Basme şi istorii talmudice [Favole e storie talmudiche] (1879); Legende talmudice şi legende româneşti [Leggende talmudiche e leggende rumene] (1882); O poveste talmudică în limba română [Un racconto talmudico in lingua rumena] (1883); Ochire asupra literaturii ebraice. Beiträge zur vergleichenden Sagen und Märchenkunde [Sguardo sulla letteratura ebraica. Contributi sulle Legende comparate e studio sulle fiabe] (Bucureşti, 1883); Apocrifele în literatura română [Gli apocrifi nella letteratura rumena], in Atheneul Român, conferinţe publice (Bucureşti 1883-1884); Originea alfabetului şi ortografia română [Origine dell’alfabeto e dell’ortografia rumena] (Bucureşti, 1885); Ilchester Lectures on Greek-Slavonic Literature and its Relations on the Folklore of Europe during the Middle Ages (London, 1887); Chrestomaţie română [Crestomazia rumena], I-II (Leipzig-Bucureşti, 1891); Instrucţiunea în Englitera [L’istruzione in Inghilterra] (Bucureşti, 1893); Geschichte der rumänischen Philologie, II, (Strassburg, 1901) |
Data e luogo di nascita |
5 gennaio 1878, Iaşi |
Data e luogo di morte |
2 luglio 1914, Craiova |
Abstract |
Prosatore. Dopo aver conclusi gli studi militari, intraprende la carriera militare (che abbandonerà nel 1906), con vaghi tentativi di studi in Lettere a Iaşi (1900). Esordisce nella rivista di Iaşi Arhiva (1900). Collabora a Evenimentul [L’Avvenimento], Sămănătorul [Il Seminatore], Făt-Frumos, Luceafărul [L’Astro], Albina [L’Ape], Neamul românesc [Il popolo rumeno], Convorbiri literare [Conversazioni letterarie], Convorbiri critice [Conversazioni critiche], Flacăra [La Fiamma], Seara [La sera] ecc. È fra i fondatori della rivista Făt-Frumos, a Bîrlad (1904-1906), di orientamento seminatorista. È un ammiratore di Nicolae Iorga, di cui condivide l’ideologia. Fra il 1911 e il 1912 è presidente della Società degli Scrittori Rumeni, alla cui fondazione aveva partecipato nel 1908. È uno scrittore melodrammatico e romantico, nostalgico, reattivo, con accenti lirici e ironici, significativo per uno “stile 1900” nella prosa rumena |
Bibliografia |
Bătrînii. Schiţe din viaţa boierilor moldoveni [I vecchi. Schizzi della vita dei nobili moldavi] (Bucureşti, 1905), Cea dintîi durere [Il primo dolore] (Bucureşti, 1907), Odată! [Una volta!] (Bucureşti, 1907), Într-o zi de mai [Un giorno di maggio] (Bucureşti, 1908), 1877. Schiţe de război [1877. Schizzi di guerra] (Bucureşti, 1908), Punga [La borsa] (Bucureşti, 1909), Amintiri şi schiţe [Ricordi e schizzi] (Bucureşti, 1910), Din lumea celor cari nu cuvîntă [Dal mondo di coloro che non parlano] (Bucureşti, 1910), Nucul lui Odobac [Il noce di Odobac] (Bucureşti, 1910), Trei vedenii [Tre visioni] (Bucureşti, 1910) |
Gheorghe din Moldova, pseudonimo di Gheorghe Kernbach |
Data e luogo di nascita |
10 gennaio 1863, Botoşani |
Data e luogo di morte |
20 settembre 1909, Iaşi |
Abstract |
Poeta. Studi di diritto a Bucarest (laurea nel 1884), e di statistica a Roma. Fa carriera in magistratura. Primo redattore del giornale Liberalul [Il Liberale] di Iaşi, comproprietario della rivista Viaţa românească [La vita rumena] (1907). Esordisce sulla rivista Albina [L’Ape], collabora a Emanciparea [L’Emancipazione], Contemporanul [Il Contemporaneo], Revista nouă [La Rivista nuova]. Scrive poesie elegiache e amorose, intessute di formule gnomiche o folcloriche, che lo collocano fra gli epigoni di Eminescu, eloquenti della sensibilitŕ dell’epoca |
Bibliografia |
Poezii [Poesia] (Bucureşti, 1894), Versuri şi proză [Versi e prosa] (Iaşi, 1912) |
Data e luogo di nascita |
31 maggio 1883, Sălişte, Sibiu |
Data e luogo di morte |
31 ottobre 1972, Sibiu |
Abstract |
Pedagogo e memorialista. Studi di Teologia a Sibiu (1902-1915), di Lettere a Bucarest (1905-1906) e a Budapest (1906-1907), specializzazioni in filosofia, pedagogia e filologia alle universitŕ di Strasburgo (Francia) e Jena (Germania) (1908-1910). Dottorato di ricerca in filosofia, storia universale e filologia romanza all’Universitŕ di Jena (1909). Tornato in patria, si impegna nel movimento unionista transilvano, quindi nella costruzione delle nuove strutture politiche e soprattutto, dopo la prima guerra mondiale, delle strutture accademiche del moderno stato rumeno, divenendo una delle figure intellettuali piů illuminate del periodo interbellico. Svolge una precoce e prodigiosa attivitŕ pubblicistica. Č membro della redazione delle riviste Luceafărul [L’Astro] (1912-1914), TransilvaniaTransilvania (1912-1914), Românul [Il Rumeno] (1912-1914), Tribuna[La Tribuna] ecc. |
Bibliografia |
Supliment la Catalogul cărţilor din Biblioteca Societăţii de lectură “Andrei Şaguna” [Supplemento al Catalogo dei libri della Biblioteca della Societŕ di lettura “Andrei Şaguna”] (Sibiu, 1904), O călătorie în Alsacia-Lorena. Ţara şi şcolile ei [Un viaggio in Alsazia-Lorena. Il paese e le sue scuole] (Bucureşti, 1909), Der moderne Ultraquismus (Jena, 1910), Cîteva probleme ale şcoalei româneşti din Ardeal [Alcuni problemi della scuola rumena di Transilvania] (Iaşi, 1910), Despre educaţie [Sull’educazione] (Sibiu, 1911), Ziaristica bisericească la români [La pubblicistica religiosa presso i rumeni] (Sibiu, 1911), Cercetări privitoare la situaţia învăţămîntului… [Ricerche sulla situazione dell’insegnamento] (Sibiu, 1911) |
Data e luogo di nascita |
12 agosto 1816, Bucarest |
Data e luogo di morte |
22 aprile 1897, Ghergani |
Abstract |
Prosatore. Figlio del governatore Dimitrie Ghica e di Maria Cîmpineanu; fratello di Pantazi Ghica. Avviato agli studi da precettori privati, completa la sua educazione alla Scuola Greca e quindi al Collegio di “Sf. Sava” di Bucarest. Nel 1840, si laurea in ingegneria a Parigi. Tornato in patria, dopo un tentativo fallito di modernizzare il sistema di estrazione mineraria, si dedica all’insegnamento nell’Accademia Mihăileană di Iaşi (1842-1843). Fa parte del gruppo di intellettuali che elaborano il programma ideologico politico e culturale del paşoptism; è tra i fondatori della società segreta “Frăţia” e della rivistaPropăşireaPropăşirea [Il progresso]. Gli anni dell’esilio seguito al fallimento dei moti rivoluzionari del ‘48 sono ricordati nelle memorie Amintiri din pribegia după 1848 [Ricordi dell’erranza successiva al 1848] e nelle Scrisori către Alecsandri [Lettere ad Alecsandri]. Tornato in patria, partecipa attivamente alla vita politica e culturale del Regno: è presidente del Consiglio, ministro degli interni, ambasciatore della Romania a Londra; è membro e presidente dell’Accademia Rumena, direttore generale dei teatri. La sua attività letteraria rimane legata alla stesura dei due volumi di memorie, in particolare Scrisori către Alecsandri (1879, 1884), in cui i ricordi di viaggi si mescolano alle descrizioni della società rumena colta nel passaggio dalle consuetudini premoderne di impronta orientale ai nuovi costumi importati dall’occidente europeo |
Bibliografia |
Convorbiri economice [Conversazioni economiche], I-IV (Bucureşti, 1865-1875; ed. II, 1869; ed. III, 1879-1884); Omul fizic şi intelectual [L’uomo fisico e intellettuale] (Bucureşti, 1866); Ion Cîmpineanu. Discurs de recepţiune în Acad. Română [Ion Cîmpineanu. Discorso di ricevimento all’Accademia Rumena] (Bucureşti, 1880); Pămîntul şi omul [La terra e l’uomo] (Bucureşti, 1884); Scrisori ale lui Ion Ghica către V. Alecsandri [Lettere di Ion Ghica a V. Alecsandri] (Bucureşti, 1884); Scrisori către V. Alecsandri [Lettere a V. Alecsandri] (Bucureşti, 1887; ed. nouă, 1903); Amintiri din pribegia după 1848. Noi scrisori către V. Alecsandri [Ricordi del vagabondaggio successivo al 1848. Nuove lettere a V. Alecsandri] (Bucureşti, 1889, ed. nouă) |
Data e luogo di nascita |
15 marzo 1831, Bucarest |
Data e luogo di morte |
17 luglio 1882, Bucarest |
Abstract |
Prosatore, drammaturgo e giornalista. Fratello di Ion Ghica. Studi al Collegio di “Sf. Sava” e successivamente a Parigi (1846-1853). Segretario di Magazinului istoric pentru Dacia [Magazzino storico per la Dacia] (1847), coinvolto nell’organizzazione e nello scoppio della rivoluzione, costretto all’esilio si rifugia a Parigi; ritorna in patria nel 1853, dedicandosi, parallelamente, alla carriera giuridico-politica e letteraria. Esordisce con delle novelle sul giornale Românul [Il Rumeno] (1858), collabora a Literatorul [Il Letterato], Revista contimporană [La Rivista contemporanea], Independenţa [L’Indipendenza], Stindardul [Lo Stendardo] ecc. Nel mondo politico della capitale, ha la fama di scapigliato, intellettaule sottile e uomo di spirito, indole indipendente, con idee democratiche; come scrittore, gli si riconosce di aver contribuito non tanto all’evoluzione delle forme (malgrado i suoi romanzi Un boem român [Uno scapigliato rumeno] e Don Juanii din Bucureşti [I don Giovanni di Bucarest] rappresentino |
Bibliografia |
Cămătarul, istorie simţimintală a unui compatriot care pe aripile amorului ajunge la închisoare. Anecdotă [L’usuraio, storia sentimentale di un compatriota che sulle ali dell’amore finisce in prigione. Aneddoto] (Bucureşti, 1858), O lacrimă a poetului Cârlova. Nuvelă [Una lacrima del poeta Cârlova. Novella] (Bucureşti,1858), Un boem român. Romanţ [Un bohémien rumeno. Romanzo] (Bucureşti, 1860), Iadeş. Comedie într-un act [La scommessa dell’osso. Commedia in un atto] (Bucureşti, 1866), Sterian Păţitul. Comedie originală în trei acte [Sterian l’Avveduto. Commedia originale in tre atti] (Bucureşti, 1866) |
Data e luogo di nascita |
1 aprile 1881, Răşinari, Sibiu |
Data e luogo di morte |
6 maggio 1938, Ciucea, Cluj |
Abstract |
Poeta, pubblicista, uomo politico. Studi in Lettere e Filosofia a Budapest (1900-1904), dove si avvicina al gruppo della rivista Luceafărul. Debutto assoluto con alcune poesie pubblicato in Tribuna [La Tribuna] (1898). L’esordio editoriale, nel 1905, provoca echi molto elogiativi. Dopo il 1905, si stabilisce a Sibiu, dove assume la segreteria di Astra e trasferisce la redazione della rivista Luceafărul [L’Astro] (di cui č direttore nel 1907-1909, 1912-1914), fonda la rivista Ţara noastră [La nostra patria] (1909) che diventa l’organo di Astra, si impegna sempre di piů nella lotta politica dei rumeni transilvani, subisce un processo sulla stampa che si conclude con la sua carcerazione a Szeghed (1912). Liberato, viaggia in Europa, si stabilisce a Bucarest (1914). La sua grande carriera, artistica e politica insieme, si svolgerŕ dopo l’Unione del 1918. Poeta della terra, dell’autoctonismo messianico, della rivolta e del lirismo sempre contaminato da accenti civici, č uno degli scrittori piů importanti del XX secolo |
Bibliografia |
Poezii [Poesie] (Budapesta, 1905), O seamă de cuvinte [Una manciata di parole] (Sibiu, 1908), Ne cheamă pămîntul [Ci chiama la terra] (Bucureşti, 1909), Însemnările unui trecător [Note di un viandante] (Arad, 1911), Din umbra zidurilor [Dall’ombra dei muri] (Bucureşti, 1913), Domnul notar. Dramă în trei acte din viaţa Ardealului [Il signor notaio. Dramma in tre atti di vita transilvana] (Bucureşti, 1914). |
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Noi [Noi]
Data e luogo di nascita |
7 febbraio 1777, Goleşti, Argeş |
Data e luogo di morte |
5 ottobre 1830, Bucarest |
Abstract |
Memorialista. Appartenente a una nobile famiglia di origine muntena, fratello di Iordache Golescu. Partecipa alla vita politica e culturale del Principato, durante il periodo della transizione dal governo fanariota al ritorno sul trono dei principi autoctoni. Sostenitore di Tudor Vladimirescu, al fallimento dei moti del ‘21 è costretto a lasciare il Principato. L’esilio trascorso all’estero gli consente di conoscere in modo diretto la cultura europea dell’epoca e confrontarla con quella rumena. Le sue memorie di viaggio – che possono essere lette come una sorta di compendio del programma di riforme illuministe che Golescu avrebbe voluto introdurre nel suo paese – sono raccolte nel volume Insemnare a călătorii mele, Constantin Radovici din Goleşti, făcută în anul 1824, 1825, 1826 [Note del mio viaggio, Constandin Radovici di Goleşti] (1826) |
Bibliografia |
Însemnare a călătoriii mele, Constantin Radovici din Goleşti, făcută în anul 1824, 1825 1826 [Importanza del mio viaggio, Constantin Radovici din Goleşti, fatto nell’anno 1824, 1825, 1826] (Buda, 1826; introducere de N. Hodoş, Bucureşti, 1910); traduzioni: Adunare de pilde bisericeşti şi filosoficeşti, de întâmplări vrednice de mirare, de bune gânduri şi bune neravuri, de fapte istoriceşti şi anecdote, tălmăcite de pre limba grecească în cea românească [Raccolta di esempi religiosi e filosofici, di accadementi degni di ammirazione, di buoni pensieri e buone abitudini, di fatti storici e aneddoti, tradotti dal greco in rumeno] (Buda, 1826); T. Vamva, Elementuri de filosofie morală [Elementi di filosofia morale] (Bucureşti, 1827) |
Data e luogo di nascita |
1776, Bucarest |
Data e luogo di morte |
agosto 1848, Orşova |
Abstract |
Drammaturgo, lessicografo. Appartenente a un’antica famiglia nobile di origine muntena, fratello di Dinicu Golescu. Avviato agli studi da precettori privati, completa la sua educazione presso l’Accademia Greca di Bucarest. Figura di spicco della vita politica e culturale del Principato munteno, partecipa all’applicazione del Regolamento Organico; č fra i sostenitori della scuola rumena di “Sf. Sava” . La sua opera letteraria comprende la grammatica Băgări de seamă asupra canoanelor grămăticeşti [Annotazioni sui codici grammaticali], pubblicata nel 1840, ma compilata almeno un decennio prima, e la raccolta di proverbi Pilde, povăţuiri i cuvinte adevărate şi poveşti [Esempi, precetti e vere parole e racconti], conservata in forma manoscritta fino ai primi del Novecento. Traduce scrittori e drammaturghi francesi in rumeno e greco |
Bibliografia |
Băgări de seamă asupra canoanelor grămăticeşti [Annotazioni sui codici grammaticali] (Bucureşti, 1840); Tarafurile cele ce aşează Domnia [Le bande quelle che dispongono la Corte], in Columna lui Traian (nr. 7, 1872); Povăţuiri i cuvinte adevărate [Precetti e parole vere], in vol. I. A. Zanne, Proverbele românilor [I proverbi rumeni], VIII (Bucureşti, 1900) |
Data e luogo di nascita |
19 febbraio 1864, Fălticeni |
Data e luogo di morte |
19 marzo 1951, Bucarest |
Abstract |
Folclorista, etnografo. Dopo aver compiuti gli studi liceali a Iaşi ed essersi laureato in Diritto a Bucarest, entra in magistratura. Fin dal ginnasio si dedica alla letteratura e al folclore, collaborando a numerose riviste dell’epoca, fra cui Anuarul Arhivei de Folclor [L’Annuario dell’Archivio del Folclore], Adevărul[La Veritŕ], Adevărul literar şi artistic [La Veritŕ letteraria e artistica],, Convorbiri literare [Conversazioni letterarie], Études balkaniques, Însemnări literare [Note letterarie], Revista Fundaţiilor Regale [La Rivista delle Fondazioni Reali]. La sua attivitŕ di folclorista č legata innanzitutto alla raccolta di materiale documentario inedito che pubblica nella rivista di folclore fondata, nel 1882, in collaborazione con Mihai Lupescu, Şezătoarea [La Seduta], e in raccolte antologiche come Cimiliturile românilor [Gli indovinelli dei rumeni] (1898), una collezione di circa 1000 indovinelli, Descîntecele românilor [Gli esorcismi dei rumeni], un inventario ordinato per categorie di circa 2000 formule magiche |
Bibliografia |
Cimiliturile românilor [Gli indovinelli dei rumeni] (Bucureşti, 1898); După dragoste, schiţe şi nuvele [Dopo l’amore, schizzi e novelle] (Bucureşti, 1901); Datinile noastre la naştere [I nostri usi per la nascita] (Bucureşti, 1909); Zmei şi zîne [Draghi e fate] (Bucureşti, 1909); Datinile noastre la nuntă [I nostri costumi nuziali] (Bucureşti, 1910) |
Data e luogo di nascita |
26 ottobre 1843, Ţăndărei, Ialomiţa |
Data e luogo di morte |
8 novembre 1897, Bacău |
Abstract |
Poeta, giornalista e prosatore. Studi alla Scuola Nazionale di Medicina e Farmacia (1855-1859), ma anche – con varie interruzioni – alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Liège (Francia), senza approdare alla laurea. Pur avendo avuto molti impieghi, spesso si è mantenuto con il giornalismo (è stato redattore a Montiorul Oficial [L’Organo Ufficiale], Dîmboviţa, Presa [La Stampa], Timpul [Il Tempo], Războiul [La Guerra] ecc.); egli stesso è stato editore dei periodici Albina Pindului [L’ape del Pindo] (1868-1878), Liceul român [Il liceo rumeno] (1870), Steaua Daciei [La Stella della Dacia] (1871), Tribuna [La Tribuna] (1873), Bucegiu (1879), Sentineala [La Sentinella] (1887). Esordisce come poeta nel 1859, sul foglio Dîmboviţa. Come poeta, è prolisso, tumultuoso, retorico e patetico, più interessante come romanziere, grazie all’abilità con cui costruisce gli intrighi e dipinge le scene di genere, i ritratti ecc. |
Bibliografia |
Preludele [I preludi] (Bucureşti, 1862), Poezii. Miozotis [Poesie. Miosotis] (Bucureşti, 1865), Fulga sau ideal şi real. Roman original [Fulga o ideale e reale. Romanzo originale] (Turnu Severin, 1872), Eroii Pindului [Gli eroi del Pindo] (Bucureşti, 1872), Poezii nouă [Poesie nuove] (Bucureşti, 1873), Nostalgia. Poezii [La nostalgia. Poesie] (Bucureşti, 1885), Vlăsia sau ciocoii noi [Vlăsia o i nuovi signori] (Bucureşti, 1887) |
Cine o fi!.pdf[Chi sarà!]